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lunedì 31 luglio 2017

Speciale: Verdure...in compagnia!...



Cottura al Cartoccio per le Patate

Le patate devono essere del peso di circa gr.200 l’una e prima di farcirle bisogna lavarle, asciugarle e avvolgerle in carta d’argento facendole cuocere in forno a 180° per circa 40 minuti. Poi lasciarle intiepidire.

Patate alle Verdure  
Per 4 persone

4 patate al cartoccio, un peperone rosso, uno verde, 2 pomodori, un uovo, un pizzico di noce moscata, gr.50 di formaggio grattugiato, un cucchiaino di timo, sale.

Svuotare le patate della polpa, lasciando solo il fondo.
Passare la polpa al setaccio.
Lavare i peperoni e i pomodori, tagliarli a pezzetti. In una ciotola sbattere bene il tuorlo, aggiungere la purea di patate, le verdure, la noce moscata, il timo, il formaggio, l’albume montato a neve, il sale e mescolate a lungo.
Farcite le patate con questo composto.
Fare gratinare in forno a calore medio per circa 10 minuti.
         
Patate alla Carne
Per 4 persone

4 patate al cartoccio, una cipolla, 200 gr. di carne trita di maiale, 100 gr. di pomodori, 1 cucchiaio di olio, 4 cucchiai di panna da cucina, 25 gr. di burro, 25 gr. di formaggio grattugiato, sale.

Svuotare le patate della polpa, lasciando solo il fondo.
Passare la polpa al setaccio.
Preparare il soffritto con l’olio, la cipolla tagliata a fettine, aggiungere la carne tritata e dopo qualche minuto i pomodori a pezzetti. Salare, pepare, mescolare accuratamente e lasciare cuocere per 8 minuti. Unire la purea di patate, la panna, il burro e mescolare bene.
Riempire ogni patata con questa farcia e spolverizzare con formaggio grattato. Lasciare gratinare in forno per dieci minuti e comunque, finché la superficie avrà preso n bel colore dorato.

Patate al Tonno
Per 4 persone

4 patate al cartoccio, gr. 100 di tonno sott’olio, sgocciolato, 50 gr. di olive farcite, un uovo sodo, 30 gr. di burro, 2 cucchiai di panna, sale, pepe.

Svuotare le patate della polpa, lasciando solo il fondo.
Passare la polpa al setaccio. Aggiungere alla purea ottenuta, la panna e mescolare bene.
Preparare il composto con il tonno sminuzzato, le olive affettate e l’uovo ben tritato, mescolare e aggiungere sale e pepe. Incorporare alla crema di patate e panna. Riempire con la farcia ogni patata e aggiungere un po’ di burro.
Lasciare gratinare a calore medio per circa dieci minuti, finché la superficie sarà dorata.

Zucchini ripieni con Melanzane
Per 4 persone

3 grosse zucchine, o 6 piccole, 1 grossa melanzana a polpa bianca, 1 cipolla, 60 gr di parmigiano grattugiato, un rametto di rosmarino, mollica di pancarrè macinata, burro, olio, sale, pepe.

Tagliare le zucchine a metà per lungo e (se sono grosse) dividere ogni pezzo in 2 parti, che dovrete scavare, lasciando tutto attorno un margine di circa 3 mm. Si otterrà così 12 barchette. Farle lessare in acqua salata per 3 minuti, toglierle prelevandole col mestolo forato e sistemarle ad asciugare su di un foglio di doppia carta assorbente da cucina.
Pelare la melanzana, ridurla in piccoli dadini, e farla stufare in una padella con la cipolla tritata e un filo d’olio. Insaporirla con sale, pepe e un rametto di rosmarino. Togliere il rametto di rosmarino e passarla al mixer.
Amalgamare il ricavato con 3 cucchiai di parmigiano e con questo composto, riempire le barchette di zucchine.
Sistemare le zucchine in una pirofila unta d’olio, cospargerle abbondantemente con mollica di pancarrè e fiocchetti di burro. Farle gratinare in forno per 8 minuti.

Involtini con Foglie di Vite, ricetta Araba
Per 6 persone

500 gr di foglie di vite fresche medie (si possono trovare anche in conserva nei negozi di prodotti orientali), 500 gr di pomodori maturi, 250 gr di agnello a pezzetti, 3 cipolle, 50 gr di olio, 50 gr di fulful bahar (miscela di spezie simile al curry con paprika), 1 cucchiaio di sale.
Per il ripieno: 500 gr di carne macinata, 200 gr di riso a chicchi lunghi, ½ bicchiere di olio, 1 cucchiaino di fulful bahar, 1 cucchiaio di sale, 2 limoni non trattati, yogurt magro cremoso 1 confezione.

Preparare il ripieno: lavare bene il riso sotto l’acqua corrente in uno scolapasta e scolarlo. Mescolarlo con la carne e gli altri ingredienti (olio, fulful bahar e sale) e tenerlo da parte.
Scottare le foglie di vite per 5 minuti in 2 litri d’acqua bollente, scolarle e stenderle su dei vassoi grandi.
Soffriggere in un tegame capiente con 50 gr di olio l’agnello a pezzetti per 10 minuti, coprirlo con le fette di pomodori e le cipolle ridotte ad anelli, salare e tenere da parte. Ora si preparano gli involtini: stendere su un piatto una foglia di vite, con la parte liscia in basso e la parte rugosa verso l’alto. Tagliare il gambo in eccesso e porre al centro una cucchiaiata di ripieno. Piegare i lati e arrotolare la foglia verso la punta. Riempire tutte le foglie allo stesso modo.
Disporre gli involtini nel tegame ordinatamente e sempre con la punta verso il basso, perché non si aprano durante la cottura. Irrorare gli involtini con una cucchiaiata di olio e una tazza di succo di limone, coprire con un piatto rovesciato in modo che rimangano fermi e aggiungere acqua calda fino a coprirli.
Quando l’acqua bolle, abbassare il fuoco, coprire con un coperchio e lasciare cuocere per mezz’ora. Quando l’acqua sarà tutta assorbita, aggiungerne altra calda e lasciare cuocere, sempre a fuoco lento fino a che non venga di nuovo consumata. T
ogliere la pentola dal fuoco e far riposare per 5 minuti.
Disporre gli involtini su un largo piatto da portata e servirli accompagnandoli con yogurt magro cremoso. Il fondo di cottura con l’agnello, i pomodori, si possono servire a parte. Una delizia….

Lo Sapevate Che: Cannabis: C'è chi può e chi non può (come me)...



Questa E’ La Storia del mio primo spinello. A 61 anni. Vi anticipo la moral: si fa sempre in tempo a coprirsi di ridicolo, a tutte le età. Ho esitato prima di confidarvi l’episodio increscioso, ma bisogna saper ammettere le proprie débâcle. Premessa. La mia generazione sperimentò marijuana e altra roba a 18 anni. Io all’epoca m’iscrivevo al Pci. Erano gli anni di Enrico Berlinguer e tra noi comunisti regnava una morale puritana. Le canne se le facevano gli altri: fricchettoni, extra-parlamentari, indiani metropolitani. Noi: sigarette Nazionali senza filtro, il pacchetto verde di Guccini. Perfino quando feci il mio primo viaggio in California, nel 1979, riuscii a rimanere vergine. Andai a viverci, a San Francisco, 17 anni fa. Per raccontare la prima rivoluzione di Internet che partì sulla West Coast. Certo sentivo la seduzione di quell’altra San Francisco, non la Silicon Valley ma la città del movimento hippy, capitale mondiale di tutte le libertà e trasgressioni. Era un fascino storico, uno sguardo amorevole sulla storia meravigliosa di una città ribelle e creativa. La studiavo con passione, senza immergermi di persona nei riti iniziatici. Inoltre andai a vivere in California in piena crociata antifumo. Nel contratto d’affitto di casa c’era scritto che se mi accendevo una sigaretta arrivava lo sfratto. Perfino all’aperto era vietato quasi ovunque. Lo spinello, al contrario, era quasi incoraggiato. Ma dovendomi liberare dalle sigarette mi pareva strano cominciare a inalare altro. Ancora una volta passai il turno. Anche oggi che abito a New York vivo una contraddizione. Se voglio concedermi il piccolo piacere proibito di una sola sigaretta dopo cena, a casa mia, devo stare attento: i vicini potrebbero denunciarmi. Fumare è considerato un vizio orrendo, da poveracci. In compenso quando mi alleno per la maratona a Central Park mi arrivano zaffate di profumo di spinelli (mi dicono che quello aromatico sarebbe l’hashish e non la marijuana. Non so se sia vero, ma il dettaglio ha una sua importanza per il seguito). Di recente sono tornato a San Francisco per l’omaggio ai 50 anni della Summer of Love, fantastico happening musicale del 1967 che segnò il culmine del fenomeno hippy. Il museo De Young,nel cuore del Golden Gate Park, ha messo insieme una splendida collezione dai video dell’epoca (quando centinaia di migliaia di giovani affluirono a San Francisco “mettendosi i fiori nei capelli”, come cantava Scott McKenzie) alle copertine dei dischi di Jimi Hendrix. The Grateful Dead, Jefferson Airplane, Carlos Santana, dall’esplosione di creatività nei vestiti allo stile pop dei manifesti. Ho visto il documentario restaurato sul festival di Monterey, con i The Mamas and The Papas che cantavano California Dreamin’ e un finale travolgente di Ravi Shamkat. Su consiglio di amici sono anche andato a visitare uno dei dispensari della marijuana, ormai legalizzata, nel quartiere di Haight-Ashbury. La prescrivono per tutto, dall’emicrania alla depressione (non soffro né dell’una né dell’altra). Gli amici mi hanno invitato la sera a cena. Risucchiati nella nostalgia, alla fine hanno cominciato a passarsi uno spinello. Mi son detto: ora o mai più. Ma non mi avevano preavvertito e nel frattempo avevo già bevuto del vino. Inoltre quella roba mi sembrava insapore e inodore, per cui mi sbellicavo dalle risate. Poi mi hanno portato a letto che non parlavo più. Avrei voluto dirgli che mi sentivo strano. Ma la bocca, lingua e labbra erano di cartapesta, così secche che non uscivano parole. La mattina dopo mi sono svegliato tra sguardi di commiserazione. Se avevo aspettato 61 anni, forse c’era una buona ragione. C’è chi può e chi non può permettersi certe emozioni forti. Ho ringraziato alla memoria, Enrico Berlinguer. Anche di questo.
Federico Rampini – Opinioni – Donna di La Repubblica – 22 luglio 2017 -

domenica 30 luglio 2017

Speciale: Menù della Domenica!...



Bruschette con Frutti di mare
Per 4 persone

200 gr di cozze col guscio, 200 gr di vongole col guscio, 125 gr di gamberetti lessati e sgusciati, 120 gr di seppia, lavata e tritata grossolanamente, 120 gr di calamaro lavato e tritato grossolanamente, 4 piccoli pomodori, pelati e tritati finemente, 6 cucchiai di prezzemolo tritato finemente, 4 spicchi d’aglio tritati finemente, olio evo, sale, pepe nero. 12 fette di pane casareccio.

Lasciare le cozze e le vongole in acqua fredda per almeno un’ora, quindi pulire le cozze eliminando le incrostazioni e il bisso.
Preriscaldare il forno a 200°.
Mettere i molluschi in una capiente padella e farli aprire a fuoco medio, a padella coperta. Eliminare quelli rimasti chiusi. Togliere i molluschi dal guscio e tenerli da parte.
In una padella capiente, fare soffriggere il prezzemolo e l’aglio in 4 cucchiai d’olio. Alzare la fiamma e unire i gamberetti, la seppia e il calamaro, fare cuocere riducendo il calore, per 10 minuti. Aggiungere i pomodori tritati e proseguire la cottura per altri 5 minuti. Unire infine le cozze e le vongole, regolare di sale e pepe e fare cuocere per altri due minuti. Spegnere la fiamma, trasferire il tutto (tenendo da parte qualche pezzetto per guarnire) in un robot da cucina e tritare per 1 minuto.
Tostare il pane in forno sin che diventi croccante.
Spalmare sul pane il trito di frutti di mare, e guarnire con i pezzi lasciati interi. Trasferire le bruschette su di un vassoio e servirle.

Crostini alle Erbe
Per 6 persone

Una confezione di pancarrè integrale, 2 caprini freschi, gr.100 di burro, ½ bicchierino di brandy, prezzemolo, basilico, maggiorana, olive farcite, 2 grossi pomodori maturi, sale, pepe.

Mescolate in una ciotola i caprini con il burro ammorbidito. Aggiungere al composto il brandy e una bella manciata di erbe aromatiche tritate. Salate, pepate e spalmate il composto ottenuto sulle fette di pancarrè tagliate trasversalmente.
Decorate le tartine con fettine di olive farcite. Disponetele poi a raggiera in un piatto da portata, alternandole con fettine di pomodoro e prezzemolo e qualche foglia di insalata.

Tortiera con Tagliatelle
Per 4 persone

500 gr di pasta di pane, 300 gr di tagliatelle, 200 gr di prosciutto cotto, 250 gr di spinaci, un bicchiere di latte, gr 150 di burro, gr 100 di panna, una cipolla, parmigiano grattugiato, 4 uova, un dado, farina, salsa Worcester, olio, sale e pepe.

Lavate e lessate gli spinaci in poca acqua, scolateli e strizzateli.
In un tegame fate fondere 40 gr di burro, unite due cucchiaini di dado vegetale sbriciolato, 50 gr di panna, il bicchiere di latte con 2 cucchiai di farina stemperati, versato poco alla volta.
Mettete gli spinaci nel tegame e fateli insaporire per 10 minuti, mescolando, sino ad ottenere un composto morbido.
In un altro tegame, con 40 gr di burro caldi, fate rosolare la cipolla tritata, aggiungete la panna rimasta e due cucchiaini di dado vegetale sbriciolato, spruzzate qualche goccia di salsa Worcester e fate addensare la salsa a fuoco basso.
Sbattete 3 uova, salatele, pepatele e strapazzatele in un padellino, con 20 gr di burro caldo. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, cuocetele a metà cottura. Scolatele e conditele con il burro rimanente ammorbidito a temperatura ambiente.
In un’alta pirofila oliata, stendete ¾ di pasta in uno strato sottile e foderate lo stampo. Distribuite sul fondo metà dose di tagliatelle, cospargete di parmigiano grattugiato, disponete gli spinaci, il prosciutto tagliato a listerelle, le uova strapazzate e, infine la salsa a base di cipolla. Terminate con le tagliatelle rimaste e chiudete la torta con una base sottile di pasta di pane, togliendo nel centro della pasta una parte rotonda di circa 6 cm di diametro, in modo che risulti come un anello. Attorno alla torta, con i residui di pasta formate una treccia. Spennellate la torta con l’ultimo uovo sbattuto e cuocete in forno preriscaldato a 190° per 40 minuti. Lasciate riposare per 10 minuti e servite. Può essere servita anche tiepida.

Torta Caprese
Per 6 persone

300 gr di mandorle sgusciate e pelate, 170 gr di burro, 170 gr di zucchero, 200 gr di cioccolato fondente, 4 uova, 1 cucchiaino di zucchero a velo.

Fare tostare in forno le mandorle pelate e fatele raffreddare. Tritatele con 100 gr di zucchero. Tritate il cioccolato fondente e fatelo fondere a bagnomaria. Separate i tuorli dagli albumi. In una scodella lavorate il burro con lo zucchero rimasto. Mescolateli con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto spumoso. Aggiungete uno alla volta i tuorli e le mandorle tritate con lo zucchero rimasto. Versate il cioccolato fuso fatto raffreddare e mescolate bene tutti gli ingredienti. Incorporatevi delicatamente gli albumi montati a neve. Foderate il fondo di una tortiera con carta vegetale imburrata e infarinata leggermente e versatevi il composto preparato. Cuocete in forno preriscaldato a 170° per un’ora. Sformate e lasciate raffreddare. Decorate con zucchero a velo e mandorle.