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venerdì 31 maggio 2013

Lo Sapevate Che: Ciao Signora America...


Per Fernanda Pivano

Se andate sul sito ufficiale della Fernanda, vedrete che l’11 settembre scriveva: “Con molto dolore per i morti e per la tragedia, devo dichiararmi perdente e sconfitta, perché ho lavorato senttant’anni scrivendo esclusivamente in onore e in amore della nonviolenza e vedo il pianeta cosparso di sangue”.
Cara Fernanda, non sei né perdente nè sconfitta. Intanto, come tu desideravi, sono qui come povero prete a portarti le rose bianche, i tuoi fiori preferiti. I ragazzi della mia comunità li hanno cercati per tutto il giorno.
Quando Dori Ghezzi mi ha comunicato la notizia della morte di Fernanda, a ottatun anni, mi sono sentito “smarrito”. Mi son detto: “Ho perso un altro punto di riferimento”.
Nel luglio scorso, in occasione del compleanno, ho letto il suo ultimo articolo, in cui si rammaricava della scomparsa di Aeìrthr Miller. Diceva: “Un genio come lui se n’è andato troppo presto”, e di anni ne aveva ottantanove.
Forse il segreto di Nanda è lo stesso del vecchio suonatore Jines di Spoon River, che “giocò con la vita per tutti i novant’anno”.
Siamo nella stessa chiesa dove abbiamo salutato e abbracciato Fabrizio. C’era don Antonio Balletto, un’altra mancanza, che diceva: “Grazie Fabrizio, ci hai insegnato l’alfabeto dell’amore”.
La Fernanda possiamo definirla un’”antologia dell’amore”.
(…)
Don Andrea Gallo – In Cammino Con Francesco

Lo Sapevate Che: Il Paese dei Furbi.....


Saviano Ed Eco
“Questo Paese In Mano Ai Furbi”

Torino
Chi è senza peccato scagli la prima pietra. Da “I dialoghi de L’Espresso
E dalla “Agenda per il futuro”, che hanno coronato al Salone del Libro il tour  per l’Italia, una riflessione amara, tuttavia non senza speranza. In un Auditorium pienissimo Eugenio Scalfari, Roberto Saviano (che aveva firmato le copie del suo ultimo libro all’affollatissino stand della Feltrinelli, Bill Emmott e Umberto Eco, coordinati da Bruno Monfellotto e da Lirio Abbate, hanno affrontato temi cruciali: la lotta alla corruzione, la criminalità organizzata, lo Stato della cultura e della politica.
A Scalfari il compito di denunciare le lacerazioni di un paese di “furbi” che “non ama lo Stato”. Ricordando l’intervista del 1981 a Berlinguer sulla questione morale, e la denuncia sull’occupazione delle istituzioni da parte dei partiti, il fondatore di Repubblica ha sostenuto che “quando diciamo che la classe dirigente fa schifo, dobbiamo aggiungere che anche noi facciamo schifo”. Noi, cioè quelli italiani che l’hanno votata; e che ora, stando ai sondaggi, credono di nuovo alle promesse del Cavaliere.
I “furbi” di Scalfari, che dicono “noi siamo furbi ed evadiamo le tasse”, sono una componente rilevante della criminalità organizzata indagata da Saviano. Questa “furbizia” presuppone “che le leggi debbano essere subite solo sulla parte più debole della popolazione”. La logica mafiosa “assomiglia sempre di più a quella delle imprese che non vogliono regole” e i politici, come i boss, “non hanno timore di andare in carcere perché sanno che non saranno abbandonati dalla loro comunità”.
Saviano considera inoltre “incredibile” l’affidamento di un incarico di governo a Gianfranco Micciché, è “ricattabile”. E aggiunge: è possibile “che questo governo, quando è entrato in carica, non ha pronunciato la parola mafia?”.
Da un osservatore come Emmott, che dà un giudizio positivo di 5 Stelle, un messaggio di speranza, seppure condizionata: “L’Italia si è svegliata dal coma e chiede il cambiamento. Ma le porte della stanza d’ospedale sono chiuse”. E la cultura? Per Eco non c’è dubbio quelli che “come l’ex ministro Tremonti dicono che con la cultura non si mangia, forse sono intelligenti, ma non furbi”. Morale, in forma di idrocarburi: “Siamo un Paese con molto metano, ma senza Enrico Mattei”.
Massimo Novelli – La Repubblica – 19-05-13

Speciale: Pesce...


Tranci di Tonno In Salsa Mediterranea

Per 4 persone

4 fette di filetto di tonno da circa 150 gr l’una, 30 gr di capperi, 50 gr di olive nere senza nocciolo, 20 gr di pistacchi, aceto balsamico di Modena, origano, olio, sale.

Preparare la salsa. Tritare nel mixer i capperi dissalati, le olive nere, i pistacchi tolti dal guscio e dalla pellicola, unire 1 cucchiaio d’olio, 1 cucchiaio di aceto e amalgamare il tutto. Lasciare riposare. Nel mentre, lavare e asciugare bene con carta assorbente le fette di pesce, ungere e scaldare una piastra, salare leggermente il pesce, cospargere di origano e cuocerlo dalle due parti. Disporre i tranci sul piatto di portata e decorarli con la salsina preparata.


Sarde Ripiene

Per 4 persone

½ kg di sarde, una tazza di mollica di pane fresco, 50 gr di pecorino grattugiato, 1 uovo, 1 spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, la buccia di ½ arancia non trattata, farina gialla, olio, sale.

Pulire le sarde, aprirle a libro, eliminare la spina lasciando la coda e non dividendo i filetti. Lavarla sotto l’acqua corrente e asciugarle bene su carta assorbente da cucina. Pulire il prezzemolo e l’aglio e tritare tutto finemente. Mettere nel mixer la mollica del pane a pezzettini, unire il pecorino, il prezzemolo e l’aglio, la scorza dell’arancia grattugiata e una presa di sale. Frullare sino ad ottenere un trito omogeneo. Aggiungere l’uovo e amalgamarlo bene agli ingredienti. Cospargere la metà delle sarde con il trito e chiuderle schiacciandole bene per fare aderire il composto. Passarle nella farina e disporle in una tortiera rivestita di carta da forno. Condirle con un filo d’olio e farle cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti. Servirle accompagnate da insalatina stagionale.


Crocchette di Baccalà, ricetta Greca

Per 6 persone

½ kg di filetti di baccalà, ½ kg di patate bianche, latte, 80 gr di parmigiano grattugiato, 3 uova, farina, pangrattato, burro, olio, sale, pepe. Per guarnire 1 limone, un ciuffo di prezzemolo abbondante.

Mettere a bagno i filetti di pesce in acqua fredda per 24 ore. Mezz’ora prima di iniziare la preparazione del piatto, fare lessare le patate con la buccia. Sbucciarle e passare la polpa al passaverdura. Scolare i filetti e spezzettare la polpa con l’aiuto dei rebbi di una forchetta, eliminando eventuali impurità e lische. Metterli in una casseruola, unire il passato di patate, un decilitro e mezzo di latte, 1 cucchiaio di burro, una grattata di pepe. Mescolare il composto a fuoco lento fino a farlo condensare, regolare di sale. Togliere dal fuoco, aggiungere un uovo, un tuorlo e il parmigiano grattugiato. Lasciare riposare l’impasto per 2 ore, coperto, in frigorifero. Preparare le crocchette: in un piatto mettere della farina e infarinare le crocchette. In un altro piatto sbattere un uovo e un albume con un cucchiaio di olio, bagnare le crocchette in questo composto, passarle nel pangrattato e farle friggere da entrambe le parti in una padella con abbondante olio in ebollizione. Scolarle con un mestolo forato e fare assorbire l’olio in eccesso su carta assorbente da cucina. Appoggiarle su un piatto da portata, contornandole di fettine di limone e ciuffetti di prezzemolo fresco. Accompagnare con Salsa Skordalià qui di seguito spiegata.


Salsa Skordalià. per verdure e Pesce! ricetta Greca

Per 4 persone

½ tazza d’olio, 6 spicchi d’aglio, la mollica di 5 fette di pane, poco aceto, sale.

Pulire l’aglio e lasciarlo nell’aceto per 5 ore. Inumidire il pane nell’acqua, strizzarlo bene e aggiungere l’aglio che nel frattempo avrete schiacciato bene con la forchetta. Versare 2 cucchiaiate di aceto, il sale e sbattere il composto aggiungendo a filo l’olio. Se è troppo denso, unire poca acqua. Servire in una ciotola bassa, ornando con olive nere e sottaceti (facoltativi e a piacere).

 

giovedì 30 maggio 2013

Pensieri: saluto

Foto
Anna Maria Dimauro - foto di Tutti con Marco Travaglio

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

Cosa titolera' domani il GIORNALE?????
Nico Maglia - da Tutto Travaglio

Buona Giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Raccolta di Poesie di Rita Veloce

Comunque Amore

Come posso guardare il cielo
e vederlo ancora azzurro.
Come posso odorare l’aria
e sentire ancor soave
il profumo delle zagare.
Come posso ancora credere
che il sole la neve scioglie
e che la stella che più brilla
non sia invece una lacrima
che all’iride compare.
Come posso ascoltar parole
se io stessa non ne so’ più dare
e come posso amare il tramonto
se il mio giungerà presto eterno.
Eppur il mio cuore esulta
ancor d’un sentimento
ed alla vita che m’ha tradito
senza troppe cerimonie
lascio non erede di ripudio,
ma di perdono
e d’ancor comunque amore.

(Dedicato a tutti quei malati terminali che vivono “l’ultimo tempo” con coraggio, senza mai smettere d’amare la vita)

Rita Veloce – da I Colori Del Vento

LO sapevate Che: La Giusta Distanza.....

Quel Lento Cammino Che Ci Aiuta A Recuperare La Giusta Distanza

Caro Serra, un rimedio contro i divieti di sosta, il traffico, gli ingorghi, i giri a vuoto in cerca di un parcheggio? Camminare: solo,  a pronunciarla, è già parola distensiva, parisillaba, risuona in altre che hanno lo stesso pregio di acquietare la mente e di esprimere gioia, gusto per la vita: Accompagna il respiro.
Camminare ci fa godere di più del tempo rubato agli affari (camminare come “sosta de-ambulante” distensiva), ci restituisce alla nostra corporeità (camminare come palestra naturale e gratuita). Sferza i sensi intorpiditi dalla vita sedentaria, illuminata dal neon, priva di odori che non siano asfissianti (camminare come esperienza emotiva e sentimento di esistere). Ogni passo può mutare l’evidenza del selciato in una fluida corrente di incontri imbattendosi per caso in nuovi sguardi, attese d’amore e d’amicizia, spiando i volti alle finestre. Chi sceglie oggi di camminare piuttosto che ricorrere ad altri mezzi di trasporto forse non sa di porsi nella traccia di una tradizione religiosa, di un antico modo di intendere e interpretare l’esistenza e il rapporto con il divino. Camminando si avverte che il respiro cambia, i muscoli riprendono vita, si impara a notare ciò che lungo lo stesso tragitto, percorso in altro modo, non si riusciva a cogliere, alzandogli occhi al cielo per inseguirvi un aereo o le nuvole in movimento, rasentando i muri, attraversando un giardino. Camminare non è correre, non è competere, non è gareggiare, ma assecondare un bisogno di  rallentamento, di pacatezza, di riduzione di ogni frenesia.
Mauro Luglio (Monfalcone)

Caro Luglio, sante parole. Sante non solo perché rimandano a uno dei pochi riti comuni a quasi tutte le religioni (il pellegrinaggio) e praticabile con entusiasmo anche dai non credenti o dagli ipo-credenti; ma perché permette ai lettori, e a me, di prenderci una piccola salubre vacanza dalle ansie sociali, dai veleni politici, insomma dalla polis affollata nella quale viviamo, in questo periodo, con speciale disagio. Allontanarci (a piedi) dalla piazza ci aiuta a recuperare la giusta distanza. Mi è capitato di farlo, non metaforicamente, percorrendo il Cammino di Santiago per Radio3, insieme a mia moglie Giovanna Zucconi, qualche anno fa. Ricordo l’uscita da Pamplona, il progressivo diradarsi delle case, i lunghi viali anonimi che portano alle fabbriche e dopo i campi i colli, il vento, il cielo. Pochi minuti in automobile, diverse ore a piedi: ci ha del tempo una visione speculativa non può capire il senso di vittoria e di libertà (anche di vittoria sul tempo, e di libertà dal tempo…) che pervade il camminatore passo dopo passo. Mai ebbi eguale
 sensazione di essermi “liberato” di una città come quel giorno a Pamplona.
I nostri lettori conoscono bene la coincidente attività di camminatore e di narratore di Paolo Rumiz, i cui luoghi reportage a puntate hanno portato in questo giornale aria, luce, facce, paesaggi, insomma geografia.
Sul rapporto, molto fecondo, tra il  camminare e lo scrivere (tra il respiro e la parola, per dirla poeticamente) mi permetto di aggiungere una piccola bibliografia personale, certamente molto simpatica. All’arcinoto Bruce Chatwin, pioniere moderno della scrittura “a piedi”, aggiungo il nostro Enrico Brizzi”, che ha trasformato diversi viaggi a piedi in libri, e non si capisce bene se cammina per scrivere o scrive per camminare; poi Sul sentiero degli dei di Wu Ming, racconto-riflessione su un lungo viaggio a piedi da Bologna a Firenze; infine, appena uscita, l’antologia Stella d’Italia – a piedi per ricucire il Paese, raccolta di scritti, a cura di Antonio Moresco. Ma adesso, sia pure a malincuore, torniamo nella polis…
lapostadiserra@repubblica.it – Venerdì di Repubblica 24-05-13

Colazione all'Americana...


Apple Pie   

Per 6-8 persone

300 gr di pasta brisée. Per il ripieno: 1 kg di mele, 200 gr di zucchero, un pizzico di cannella in polvere, un pizzico di chiodi di garofano in polvere, il succo di 1 limone, la buccia grattugiata di ½ limone, 2 biscotti secchi ( o savoiardi ). Per la tortiera: 20 gr di burro, 20 gr di farina.

Sbucciare le mele, privarle del torsolo, affettarle e irrorarle con succo di limone. In una terrina mescolare insieme lo zucchero, le polveri di cannella e chiodi di garofano, la buccia grattugiata del limone. Aggiungere le mele affettate e mescolare delicatamente. Dividere la pasta brisée in due parti, tenendone una più abbondante dell’altra. Stendere quest’ultima allo spessore di 2-3 mm e foderare una tortiera di 24 cm di diametro, imburrarla e infarinarla. Bucherellare la pasta con i rebbi di una forchetta, distribuirvi sul fondo i biscotti tritati finemente e riempire la tortiera con le mele. Stendere la pasta rimasta, ricoprire e richiudere pizzicando i bordi e bucherellando la superficie con i rebbi di una forchetta. Far cuocere in forno preriscaldato a 180° per un’ora circa. Servirla fredda o tiepida.

Un Pieno di Vitamine e Sali Minerali!


Frittelle di Cipolle e Pesce, ricetta dello Sri Lanka

Per 4 persone

2 grandi cipolle, 4 peperoncini, 2 cucchiai di pesce essiccato o di gamberetti secchi (acquistabili nei negozi di alimentari cinesi), 1 limone, olio, sale.

Pulire le cipolle e affettarle finemente. In una padella con 1 bicchiere d’olio caldo, friggere le cipolle affettate, finchè risultino traslucide e morbide. Unire i peperoncini privati dei semi e ridotti a pezzi, 2 cucchiai di pesce essiccato. Coprire e cuocere per 15 minuti, mescolando ogni tanto. Regolare di sale, unire 2 cucchiai di succo di limone, cuocere ancora qualche minuto e servire caldo.

Pinzimonio di Verdure con Salsa di  Sedano

Per 6 persone

2 finocchi, 4 carote, 2 cespi di indivia belga, 1 cespo di lattuga romana, un cuore di sedano verde, un mazzetto di ravanelli. Per la salsa: 300 gr di sedano rapa, 100 gr di carote, 1 dl di olio, sale, pepe.

Preparare la salsa: sbucciare il sedano rapa, pulire le carote, tagliare tutto a tocchetti e fare cuocere in acqua bollente salata per 40 minuti. Scolare il tutto, lasciare intiepidire e frullare, aggiungendo a filo l’olio e insaporire infine con sale e pepe. Pulire i finocchi, tagliarli a spicchi e lavarli; spuntare le carote, pulirle, lavarle e tagliarle a bastoncino; Sfogliare l’insalata belga e la lattuga romana, lavarla e asciugarla; pulire il sedano, lavarlo e tagliarlo in pezzi regolari; pulire della barbetta i ravanelli e delle foglie più brutte e lavarli. Disporre in un largo piatto da portata tutte le verdure e accompagnarle con la salsa di sedano.

mercoledì 29 maggio 2013

Pensieri: Saluto

"Chi se ne importa del tempo che fa,che ci sia sole o pioggia, noi siamo qua, asciutti o bagnati,serenamente abbracciati,e non importa dove,nord sud ovest est,non abbiamo bisogno della bussola, due cuori che si amano si sapranno trovare, chi ti ama sapra' sempre dove venirti a cercare"...liana<3
Liana Danese -

"Chi se ne importa del tempo che fa,che ci sia sole o pioggia, noi siamo qua, asciutti o bagnati,serenamente abbracciati,e non importa dove,nord sud ovest est,non abbiamo bisogno della bussola, due cuori che si amano si sapranno trovare, chi ti ama sapra' sempre dove venirti a cercare"...liana♥

Buona serata a tutti!

Lo Sapevate Che: Grillo, il voto dell'Italia peggiore!


Natale Lanza:

 Se fossi un leader politico:

1) Non insulterei quelli che non mi votano, ma proverei ad attrarli

2) Non pretenderei che i potenziali elettori mi venissero a cercare nel web, ma andrei io nelle loro case, bucando gli schermi TV

3) Non accuserei la stampa di farmi dei torti, ma cercherei di farmela amica

4) Non starei sempre a strillare, ma proverei anche a sorridere

5) Non disprezzerei gli altri partiti per rispetto a coloro che li votano

6) Mi ricorderei che il disprezzo continuo rende "me stesso" miserevole e disprezzabile

7) Ricordando che gli eletti devono offrire la migliore immagine delle mie idee, eviterei di trattarli da burattini

8) Ricordando che gli eletti "appartengono" agli elettori, eviterei di farne dei vassalli

9) Non rifuggirei i confronti e, anzi, li cercherei per mostrare la superiorità delle mie idee

10) Non minaccerei irrealizzabili accerchiamenti

La Repubblica- 29-5-13- Grillo è stato il voto dell'Italia peggiore

Pensieri: Saluto

Non perderai mai nessuno,se lo lascerai sempre libero di andare.(A.Curnetta)
Sulle Strade del Cuore

Non perderai mai nessuno, se lo lascerai sempre libero di andare (A. Curnetta9

Buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Rinnovamento Nella Chiesa


La Chiesa è un’assemblea, non un banale edificio di culto per la somministrazione dei riti.  E’ così che nasce la comunità dei credenti: come ecclesia e non come polis.

La fede non è una virtù secolare, è un dono di Dio. Penso anche che la fede sia un invito. Gesù dice: “Vieni, seguimi. Lascia tutto e seguimi”:

Poi verificare la fede cristiana non si dovrebbe andare al meeting di Rimini organizzato da Comunione e Liberazione, e non dovrebbe esistere la banca vaticana dello Ior, che è stata creata da un papa: Pio XII.

“Non ci indurre” è una traduzione sbagliata rispetto all’originale. Perché viene attribuito a Dio il tentativo di indurre alla tentazione, invece in lingua originale è scritto, più o meno: “Sostienici nelle tentazioni”.

Quando parlo con Dio gli dico: “Papà lo so che anch’io sono una merda, ma di queste merde qui cosa ne facciamo?”

Gesù non fonda una religione,non lo ha mai pensato, non fonda neanche una cultura: Gesù visita tutte le culture.

Tutto il sistema deve essere cambiato. Nella Chiesa madre, come nelle famiglie più praticanti, ci vorrebbe uno scatto d’orgoglio. Non è possibile che l’unica monarchia assoluta rimasta sul pianeta sia la Chiesa!
(…)
Don Andrea Gallo – Sperando in Francesco -

Lo Sapevate Che: Under-30...


Under-30 Che Fatica

Più che schizzinosi, sfiduciati. Finiscono quasi sempre per accontentarsi di un lavoro qualsiasi, sottopagato. E hanno un solo rifugio: la famiglia

E pensare che qualcuno li aveva definiti choosy. Schizzinosi, persino snob. Semmai oggi appare vero il contrario: gli under-30 italiani sono invece disposti a tutto pur di trovare un lavoro, accettando anche paghe ridicole e professioni poco gratificanti, a patto di non restare nell’unica condizione davvero inaccettabile: con le mani in mano. A confermarlo è una ricerca realizzata dall’Ipsos e promossa dall’Istituto Toniolo e dalla Fondazione Gariplo, su un campione di 9mila giovani tutti con meno di 30 anni. Dallo studio emerge una “generazione Y” sicuramente insofferente nei confronti dell’attuale sistema, ma comunque grintosa e pronta a cogliere la prima occasione utile, con la speranza che possa essere l’avvio per realizzare le proprie ambizioni professionali.
Per questo, dunque, ci si adatta a denti stretti: ben un giovane su quattro, racconta la ricerca, pur di lavorare è lontano dalle sue aspettative (e dai suoi studi), sperando che sia solo una soluzione provvisoria. Lo strumento preferito per la ricerca di un’occupazione è il web (e ormai il 56,7% dei nostri ragazzi utilizza esclusivamente Internet al momento di spedire il proprio cv).
Se poi le cose non vanno, c’è la tanto discussa fuga: l’estero rimane affascinante a prescindere e ben il 42% si dice disposto a fare le valigie ( mentre solo un 25% non lascerebbe mai l’Italia). La famiglia è vista come sostegno fondamentale per l’85% degli intervistati. E la politica? Sfiducia quasi unanime: i partiti sono bocciati da 9 giovani su 10, i sindacati hanno solo il 29% di consensi favorevoli, così come la Chiesa (7 su 10 criticano) alla quale si preferiscono alcune figure (parroci, insegnanti di religione, educatori).
“Lo studio mostra come in Italia non si stia investendo nei settori chiave”, racconta Alessandro Rosina, curatore dell’indagine e docente di demografia e statistica sociale presso l’Università Cattolica di Milano. “Bisognerebbe invece allargare le opportunità professionali offerte ai ragazzi e garantire un reddito iniziale che possa permettere a ogni giovane di avviare un proprio percorso professionale. La famiglia, a queste condizioni, rimane davvero, l’unico rifugio, l’unico armotizzatore sociale. Ed è lì che in tempi di crisi si famritorno”. Un tornare da mamma e papà che per molti rappresenta il dover ricominciare dal punto di partenza.
Matteo Cioffi – Venerdì di Repubblica – 18-05-13

Delizia del Palato!...


Pancakes allo Sciroppo d'Acero

Per 6 persone

125 gr di farina, 1 cucchiaino di lievito in polvere per dolci, 1,7 dl di latte, 1 uovo, sciroppo d’acero, burro, sale.

Mescolare la farina col lievito e unire l’uovo battuto. Aggiungere un pizzico di sale e 1 cucchiaino di sciroppo d’acero. Poi versare a filo il latte, sempre mescolando con una frusta, Coprire la pastella con la pellicola e lasciarla riposare per 30 minuti in un ambiente asciutto. Ungere un padellino del diametro di circa 10 cm di burro e scaldarlo bene, poi versarvi 2 cucchiaiate di pastella in modo che copra il fondo del padellino far dorare per 1 minuto e poi girarlo e dorare dall’altro lato per 1 minuto. Ripetere sino ad esaurimento degli ingredienti. Servirli caldi e cosparsi con abbondante sciroppo d’acero.

Speciale: Carne bianca, che bontà!


Pollo Tandoori (Coscie), ricetta Indiana

Per 6 persone

6 belle cosce di pollo, 1 cucchiaino di peperoncino rosso in polvere, ½ cipolla tritata, 1 cucchiaio di pepe nero, 1 cucchiaio abbondante di polvere di zenzero, 3 cucchiaini di semi di coriandolo, 1 cucchiaio di semi di cumino, 3 spicchi d’aglio pestati come una crema, 2 cucchiaini di paprica, 300 ml di yogurt greco, 1 cucchiaio di succo di limone, olio, sale.

Togliete la pelle alle cosce e spennellatele con succo di limone. Fate marinare in frigorifero per ½ ora. Tritate nel mixer la cipolla, l’aglio, lo zenzero, i semi di cumino e di coriandolo, il succo di limone e il sale, fino a ottenere una crema. Unite la paprica, il peperoncino e lo yogurt, mescolate con cura e versatelo sul pollo, messo su un piatto grande. Copritelo con la pellicola e fatelo marinare in frigorifero da 4 a 12 ore. Disponete il pollo su una teglia da forno e fatelo cuocere in forno preriscaldato a 190° per 45 minuti. Servite con riso indiano.


Fesa di Tacchino con Salsa Tonnata

Per 4 persone

800 gr di fesa di tacchino legata a rotolo, 2 etti di tonno, 40 gr di capperi, 1 cucchiaio di salsa di senape, 1 vaso medio di maionese, 1 cipolla 2 coste di sedano, 1 carota, 4 filetti di acciuga, aceto bianco, il succo di ½ limone, 3 chiodi di garofano, olio, sale.

Mettere la fesa di tacchino legata a rotolo in una casseruola con 2 litri e mezzo di acqua fredda, un gambo di sedano, 3 chiodi di garofano e sale. Portare a bollore e da quando bolle calcolare 20 minuti di cottura. Lasciare tutto nella casseruola, coperta, fino a che sia diventato tutto freddo. Nel mentre preparare il tonnato: in una padella con 3 cucchiai d’olio fare soffriggere la carota, il sedano e la cipolla tritati finemente. Aggiungere la manciata di capperi, i filetti di acciuga. Aggiungere il tonno sminuzzato e mescolare, soffriggendo dolcemente. Aggiungere 3 cucchiai di aceto bianco, fare evaporare. Se il composto è troppo asciutto, aggiungere qualche cucchiaio di acqua calda. Cuocere per un totale di 12 minuti dall’inizio della preparazione. Attendere che il composto si freddi e frullarlo nel mixer. Mettere il composto in una scodella, unire la maionese e la senape. A filo aggiungere l’olio, sino ad ottenere una morbida consistenza che si possa spalmare. Aggiungere il succo di ½ limone spremuto, regolare di sale e mescolare bene. Tagliare finemente il rotolo di tacchino a fettine sottili e sistemarlo su un piatto da portata. Ricoprirlo con la salsa preparata.

martedì 28 maggio 2013

Pensieri: Saluto


Un altro grande artista della musica italiana che ci lascia!

All'età di 72 anni è morto Little Tony, l'Elvis de noantri, ucciso da un tumore alle ossa!

Ciao Tony!...Grazie per le belle canzoni che ci hai regalato!!!!!!!!
Gabriele Castagna - Foto di una città per tutti

Un altro grande artista della musica italiana che ci lascia!

All'età di 72 anni è morto Little Tony, l'Elvis de noantri, ucciso da un tumore alle ossa!

Ciao Tony!...Grazie per le belle canzoni che ci hai regalato!!!!!!!!

Buona giornata a tutti!

Pensieri: Saluto

Buon giorno, una spugna per cancellare il passato, una rosa per addolcire il presente, un bacio per salutare il futuro augurandoti una stupenda giornata!
Meery Lambrino -

Buon giorno, una spugna per cancellare il passato, una rosa per addolcire il presente, un bacio per salutare il futuro augurandoti una stupenda giornata!

Lo Sapevate che: Scapperanno i Buoi....


- E Quando Chiudere La Stalla?
- Quando scapperanno I Buoi Degli Altri

La cosa più importante che si capisce guardandosi in giro è  che non deve succedere niente per far accadere di tutto: Noi mandrie siamo un po’ allarmate, ma in fondo che può capitare ? Facciamoci fare le carte, ovviamente quelle costituzionali,
da qualche chiromante in gamba. La storia poi ha visto cose che noi bovini non riusciamo nemmeno e immaginare. Dell’Europa si sa ancora poco, dalle spedizioni di esploratori arrivano notizie contrastanti, preoccupano soprattutto gli episodi di cannibalismo dopo il ritrovamento di beh lasciamo perdere. Il Pil cresce sullo stomaco, l’euro è sempre più rigido e freddo e molti riparano per scaldarsi nelle caverne non occupate dai treni. Meno male che c’è la rete, dove potrete con calma cercare la storia dei vostri amici e inchiodarli ai fatti che ancora negano.

Lo Sapevate che: La Pensione....


E La Pensione Fai - Da – Te
C’E’ Ma Non Si Fa

I lavoratori continuano a preferire il “vecchio” TFR

Milano. Più di un mese di stipendio investito in giochi: 80 miliardi in un anno. I monopoli di Stato raccolgono in media più di 1.300 euro da ogni italiano, una cifra spropositata se comparata a quanto i cittadini investono nelle forme previdenziali integrative, che hanno registrato flussi netti di 3,7 miliardi. Il ritardo dell’Italia in questo settore rimbalza dalle Giornate nazionali della previdenza in corso in Piazza Affari a Milano.
La scarsa informazione sugli effetti delle riforme pensionistiche è additata come il motivo del ritardo: non tutti hanno capito che lo Stato si occuperà sempre meno del futuro dei lavoratori. Che però stentano a farlo in proprio. Contro il ricorso ai “pilastri complementari” giovano alcuni rilievi del passato. Tra il 2008 e il 2011, i rendimenti medi degli strumenti di previdenza integrativa sono stati inferiori alla rivalutazione del Tfr; cioè la somma di denaro che il dipendente lascia all’azienda e che gli viene restituita (rivalutata in base all’inflazione). Il 2011 si è chiuso con un +3,5 per cento di quest’ultimo , contro una performance negative dei fondi aperti.
La ritrovata fiducia dei mercati sta però invertendo la rotta. E i sostenitori ricordano che i versamenti per la previdenza sono deducibili (fino a 5.100 euro) dal reddito imponibile ai fini del calcolo Irpef.
All’appello della previdenza integrativa mancano poi le fasce meno tutelate contrattualmente: solo il 17 per cento dei lavoratori under 35 vi aderisce. Quelli più puniti dalle riforme pensionistiche, senza alternative al fai-da-te previdenziale.
Raffaele Ricciardi – Venerdì di Repubblica – 17-05-13

Speciale: Pesce al Sale Marino...


Branzini Al Sale  Marino Con Erbe  

Per 4 persone

4 branzini da 300 gr caduno, puliti, 2 kg di sale marino grosso, 1 limone, un mazzetto di erba cipollina, un mazzetto di timo, poco aneto, olio, sale, pepe.

Lavare i pesci e asciugarli. In una terrina mescolare il sale con 1,5 dl di acqua e un po’ di tutte le erbe. Foderare due teglie basse con un foglio di carta da forno e distribuire sul fondo di ognuno uno strato sottile di sale. Spennellare i branzini con un filo d’olio, farcirli con fettine di limone e un trito di erbe miste mescolate (lasciandone ancora una parte per servire il pesce in tavola), ad una generosa macinata di pepe. Coprire di sale ogni pesce e con l’aiuto delle mani, compattare il sale in modo uniforme in modo che ne vengano interamente ricoperti. Fare cuocere in forno preriscaldato a 200° per 20 minuti. Al momento di portare in tavola, rompere la crosta di sale col manico del coltello e servire subito i branzini con l’olio e le erbe tritate a parte, a piacere.



Salmone Al Sale Marino  

Per 6 persone

I salmone piccoli intero, non squamato, ma pulito, bacche di pepe rosa, 1 cucchiaio di semi di finocchio, un mazzetto misto di basilico, finocchietto, prezzemolo, 3,5 kg di sale marino grosso, 1 bicchierino di vino bianco aromatico, 1 limone, olio.
Frullare il sale grosso con le erbe versarne metà sulla placca del forno foderata con carta da forno. Sistemare nel ventre del pesce un cucchiaio di erbe e delle fettine di limone e posarlo sul sale. Spruzzare il pesce col vino, aggiungere le bacche rosa, i semi di finocchio. Coprirlo con il residuo strato di sale alle erbe e cuocerlo in forno caldo a 180° per un’ora. Togliere la placca dal forno, staccare la crosta di sale, la pelle, la testa e la coda. Trasferire il letto di sale sul piatto di portata, e adagiarvi il salmone cospargendolo con bacche di pepe rosa e finocchietto. Servire caldo o tiepido.

Come cucinare il Pesce al Sale....


Pesce al Sale Marino

Per 10 – 12 persone

Distribuite 1 kg di sale marino ( anche integrale sul fondo di una teglia. Posatevi sopra un’orata ( o un pagello, o un branzino, ecc. ,ecc. ) del peso di kg 1,400 circa, eviscerata ma non squamata. Mettete nel ventre del pesce 1 foglia di alloro e 4 rametti di timo, distribuitevi attorno 5 foglie di alloro, quindi copritelo con 2 kg di sale marino ( che a piacere si può condire con curry in polvere, oppure con rosmarino tritato ), e cuocetelo in forno già caldo a 200° per 40°. Estraete la teglia dal forno, lasciate riposare per 5 minuti. Quindi rompete delicatamente la crosta di sale con dei colpi leggeri, sollevatela togliendo ogni residuo di sale, in modo da mettere in vista la pelle del pesce ed eliminatela. Pulite il pesce, posandolo nel piatto di portata ed accompagnandolo con limone, insalata di patate e pomodori.

Tempi di Cottura Pesce 
        
Per Pesce Al Cartoccio

Per Pesce Al Sale

Dentice  di 1 kg  forno a 200° per 40 minuti

Orata….di 1 kg..forno a 200° per 40 minuti

Trota….di 200 gr. forno a 200° per 20 minuti.

Branzino di 1 kg,200  forno a 200° per 40 minuti
Branzino di 500-600 gr  forno a 200° per 30 minuti

lunedì 27 maggio 2013

Pensieri: Saluto

Non è la specie più intelligente a sopravvivere e nemmeno quella più forte. E’ quella più predisposta a donare amore e felicità perché solo così si può vivere in pace e insieme!!!
<3 T <3
Il Diario Dell'emozione - foto di La Fata della Luna
Non è la specie più intelligente a sopravvivere e nemmeno quella più forte. E’ quella più predisposta a donare amore e felicità perché solo così si può vivere in pace e insieme!!!
♥ T ♥
 Buona derata a tutti!

Pensieri: Saluto

Per essere migliori oggi, più di ieri, basterebbe poco...Al mattino, aprire la finestra e guardare il cielo,ascoltare il respiro del sole e la sera il silenzio della luna,
respirare le note del vento,guardare i disegni delle nuvole,
dimenticare l'orgoglio,apprezzare quel poco o tanto che ti viene dato,
non lasciarsi andare a false illusioni ma accettare la vita nell'onestà, anche se la ricompensa è poca,,,discernere la sincerità dall'ipocrisia.
Sarebbe davvero un buongiorno... non aspettare domani per fare tutto questo,,,
__ BUONGIORNO VITA,, BUON INIZIO SETTIMANA A ** VOI **
______________________ <3 <3 _________________________
Anna Maria Franza - Giovanni Panci e altre 48 persone

Per essere migliori oggi, più di ieri, basterebbe poco...Al mattino, aprire la finestra e guardare il cielo,ascoltare il respiro del sole e la sera il silenzio della luna,
respirare le note del vento,guardare i disegni delle nuvole,
dimenticare l'orgoglio,apprezzare quel poco o tanto che ti viene dato,
non lasciarsi andare a false illusioni ma accettare la vita nell'onestà, anche se la ricompensa è poca,,,discernere la sincerità dall'ipocrisia.
Sarebbe davvero un buongiorno... non aspettare domani per fare tutto questo,,,
__ BUONGIORNO VITA,, BUON INIZIO SETTIMANA A ** VOI **
______________________ ♥ ♥ _________________________

Lo Sapevate Che: Ricordando Don Andrea Gallo...

(…)
Resistenza sempre, resa mai
Per Paride Batini

Figlio di un sovversivo, “occasionale” socio dal 1074, consigliere, viceconsole, console nel 1984, confermato per nove volte! Un sacerdote laico, in questo tempio per dimostrare l’amore ai suoi ragazzi, al porto, alla città.
La morte di Paride mi ha intenerito profondamente, come sa fare l’intelligenza. Alla triste notizia ho pianto tanto, non mi succedeva da molto.
Lascia un vuoto in Compagnia, nel porto, nella classe operaia, nella città, nella famiglia. Permettetemi di citare qualche frase di Paride: “L’ambiente del porto trasforma le persone, le plasma. Questo processo io non so come avvenga, so che si fa da solo, come il pane in casa, ed è la Compagnia il lievito di questo pane, la scuola di tutti. Un’educazione liberatrice che trasforma il singolo lavoratore in un uomo diverso, che risponde all’insieme oltre che a se stesso”.
Una Compagnia scuola, laboratorio culturale, politico, che in tanti anni riafferma il diritto all’autodeterminazione solidale a livello locale, all’autogestione – una parola che fa sempre paura a tutti i poteri- costruendo reti sempre più estese di progetti e poteri locali alternativi, per mantenere costantemente presente l’impegno di articolare le lotte locali con quelle nazionali, continentali e mondiali, da Genova alla Corea, al Vietnam, senza mai perdere la carica antagonista, senza mai integrarsi nel sistema neoliberale. Resistenza sempre, resa mai.
Ripercorrere la storia di Batini significa ricordare e celebrare il contributo che il movimento operaio ha dato alla sua crescita democratica e sociale attraverso le battaglie per la libertà e per la difesa dei diritti, e ci ha dato modo di rinnovare lo stretto legame che esiste tra cultura, emancipazione sociale e mondo del lavoro,
(…)
Don Andrea Gallo – In Cammino Con Francesco

Lo Sapevate Che: da Raccolta di Poesia di Rita Veloce


Abbagli Di Luna

Taci insolente!
Come osi disturbare il mio sonno,
tu che conosci le mie notti passate
guardarti tristemente;
questa notte un sogno fanciullo
m’ha assalita…
perché, crudele, m’accechi detestandomi?
Forse non ti ho sussurrato
Svelandoti il mio cuore?
Allora perché fingi di non sapere le mie pene
E irriverente mi chiami alla veglia?
Non mi resta che maledirti questa notte
Sotto una fitta coltre di coperte.
Rita Veloce – da  I Colori Del Vento

Zucchine....alla grande!...


Zucchine Chouchou Mauriziane, ricetta Creola

Per 4 persone

300 gr di zucchine chouchou, 2 scalogni, 1 cucchiaino di zenzero tritato fresco, 1 peperoncino rosso piccante, 1 spicchio d’aglio tritato, 1 cucchiaino di timo, ½ cucchiaino di prezzemolo finemente tritato, olio, sale.

Sbucciare gli chouchou e tagliarli a fettine regolari. In una padella fare saltare gli scalogni tagliati a rondelle in 3 cucchiai d’olio, aggiungere l’aglio, lo zenzero e gli aromi. Quando gli scalogni saranno appassiti, unire le fettine di chouchou, bagnare con poca acqua tiepida e proseguire la cottura sin che le fettine risultino tenere, per circa 15 minuti.


Zucchine in Scapece di Nonna Linda

Per 4 persone

500 gr di zucchine medie, 12 foglie di salvia, 1 spicchio di aglio, aceto bianco, olio, sale.

Spuntare, lavare e asciugare con un panno le zucchine. Affettarle ad un altezza di circa 3 mm. Appoggiarle su un canovaccio e lasciarle per ben distese, esposte al sole per una giornata, per farle asciugare; oppure farle essiccare in forno preriscaldato a 50° per circa un’ora. Mettere abbondante olio in una larga padella e farle friggere. Scolarle con un mestolo forato e fare asciugare su carta assorbente per perdere l’olio in eccesso. Pulire, lavare e asciugare le foglie di salvia e triturarle finemente in una ciotola con l’aiuto delle forbici. Tritare finemente lo spicchio d’aglio e unirlo alla salvia. Unire un pizzico di sale, 4 cucchiai d’aceto, 6 cucchiai d’olio e sbattere bene con una forchetta tutti gli ingredienti. Sistemare a strati in un contenitore le zucchine e coprirle con la salsina preparata. Prima di servire, attendere almeno mezza giornata. Mescolare qualche volta la preparazione.


Zucchine ai Capperi, Aglio e Prezzemolo

Per 4 persone

4 zucchine, aceto balsamico, 3 cucchiaini di capperi sott’aceto, 1 spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, 100 gr di farina, sale, olio.

Tagliate a metà 4 zucchine medie, poi tagliatele ancora in4 parti nel senso della lunghezza, trasferitele in un contenitore basso, spruzzatele con due cucchiai di aceto balsamico e lasciatele marinare per un’ora. Versate in una ciotola, 3 cucchiai d’olio, 3 cucchiaini di capperi sott’aceto, ben sciacquati e tritati, 1 spicchio d’aglio e un ciuffo di prezzemolo pure tritati, mescolate bene. Scolate le zucchine, mettetele in un sacchetto di nylon dove avrete messo 100 gr di farina. Chiudete l’apertura del sacchetto con una mano, scuotete bene, poi versate tutto in un setaccio e fate in modo di eliminare la farina in eccesso. Friggete le zucchine in olio bollente, per 4 minuti, finchè saranno dorate. Scolateli su carta assorbente da cucina. Salatele e distribuitevi
sopra il trito preparato.

domenica 26 maggio 2013

Pensieri: Saluto

<3
Roberto Tona - foto di Io Amo Il Mare

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

Ogni Alba porta un nuovo giorno,lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito,vuoto di ogni giorno passato.Vuoi celare te stesso!,Il cuore non ubbidisce,diffonde luce dagli occhi.Nella vita non c’è speranza,di evitare il dolore:che tu possa trovare nell’animo,,la forza per sopportarlo.Cieco, non sai che l’andare e il venire,,camminano sulla stessa strada?,,Se sbarri la strada all’andata,,perdi la speranza del ritorno,,,,, 
__ BUONGIORNO VITA __ BUONGIORNO D'AMORE A TUTTI *****
_________________ <3 <3 _______________ <3 <3 ____________
Anna Maria Franza

Ogni Alba porta un nuovo giorno,lavando con la luce della speranza
le macchie e la polvere dello spirito,vuoto di ogni giorno passato.Vuoi celare te stesso!,Il cuore non ubbidisce,diffonde luce dagli occhi.Nella vita non c’è speranza,di evitare il dolore:che tu possa trovare nell’animo,,la forza per sopportarlo.Cieco, non sai che l’andare e il venire,,camminano sulla stessa strada?,,Se sbarri la strada all’andata,,perdi la speranza del ritorno,,,,,
__ BUONGIORNO VITA __ BUONGIORNO D'AMORE A TUTTI *****
Rita Veloce

Lo Sapevate Che: Ricordando Don Andrea Gallo...


(…)
Un Nuovo Mondo E’ Possibile
Costruiamolo!

Il matrimonio, a mio avviso, si sceglie per imparare “a vivere con amore”. Siete venuti qui per dire: “Ci amiamo”.
Al centro dell’amore sta l’esercizio del donare. Ci sono tre modi di “donare”. Il primo è un donare esitante, incerto. Diamo con una mano, ma con l’altra tratteniamo. Viene anche chiamato il “donare del mendicante”,probabilmente in riferimento alla nostra povertà di spirito o al fatto che in genere non si offre granché a un mendicante, anzi, spesso diamo ciò che non ci serve o una minima parte di quel che abbiamo. Il secondo è un donare da amico. Siamo in presenza di un cuore generoso, e il dare avviene con tutte e due le mani aperte. Il terzo è un donare da re o da regina: viene dato il meglio di ciò che si possiede, anche se non rimane nulla per se stessi.
Ecco il mio primo augurio. Siate regina e re.
Qualche certezza c’è ancora, a mio avviso. Per me le certezze sono tre:nonostante tutto, l’Eterno è Amore; nonostante tutto, noi siamo amati da Dio; nonostante tutto, noi siamo liberi e perciò uguali.
Ah, se riuscissi a comunicare queste tre certezze….
Voi siete qui per dire a tutti, giovani e anziani, che cantate l’amore. Il fatto che due giovani si amino, scoprano, l’amore, è una cosa di tale bellezza da essere indicibile. Essi credono nella vita, “osano la speranza”. Penso proprio che voi vi siate resi conto della forza della vita, dell’energia vitale. Voi avete preso coscienza del vostro reciproco amore.
La Resistenza  ci ha lasciato una parola d’ordine:
“Osare la speranza”.
(…)
Don Andrea Gallo – In Cammino Con Francesco

Lo Sapevate Che: Ascoltare l'Istinto...


Quando Conviene Ascoltare L’Istinto Del Pericolo

Ricordo una conversazione con mia figlia quando lei aveva otto anni, poco prima di una recita scolastica. Continuava a dirmi che sentiva “le farfalle nello stomaco” per la paura di salire sul palco. E se invece, le chiesi io, le farfalle tu le sentissi per l’eccitazione di salire sul palco? Lei ci pensò su. Col tempo diventò una nostra battuta ricorrente. “Non ho paura, mamma”, mi diceva lei. “Sono solo eccitata da un’idea”. Più lo ripeteva più ci credeva, e meno aveva paura. Essendo la paura una reazione primordiale, scegliere di andare avanti nonostante la paura equivale a una decisione evoluta, che trascende la nostra natura animale.
Io ho un mio metodo per superare la paura. Mi sforzo di cercare il centro stabile della  mia vita e di me stessa, ciò che non è soggetto agli alti e bassi continui dell’esistenza. Questo non significa che non mi capiti di perdere la testa – preferirei anch’io ottenere sempre successi ed elogi anziché fallimenti e critiche – ma sono sempre in grado di ritrovare la strada verso quel centro, verso la mia solida struttura di sostegno interiore, in modo che tutte le emozioni negative, e in particolare le paure, si trasformino in occasioni per diventare sempre più coraggiosa. Se riusciamo a trovare quella libertà e quella forza interiore, allora potremo passare dalla paura costante a una condizione di libertà, fiducia e felicità.
Per controllare le nostre emozioni dobbiamo imparare a riconoscere ciò che realmente ci sta dicendo la pancia, e capire quand’è il caso di ignorarla, e quando di darle ascolto. Perché alcune paure si rivelano reali, ed è necessario starle a sentire. In questo senso, può essere utile avere qualche nozione su come funziona chimicamente il cervello.
Nel libro Il cervello delle donne, Louann Brizendine esamina alcuni studi nei quali si dimostra che il cervello di una donna in preda agli spasimi dell’innamoramento attraverso una condizione particolare, alimentata da ormoni e sostanze neurochimiche, tra cui in particolare l’ossitocina e la dopamina. Quando abbracciamo, baciamo o tocchiamo una persona, altra ossitocina viene rilasciata, “innescando i circuiti del cervello deputati alla fiducia”. Questi ormoni possono obnubilare la nostra capacità di giudizio, intervenendo su una specie di interruttore che abbiamo dentro, e spegnendo i circuiti cerebrali che ci dicono di procedere con calma: Addio indipendenza, e benvenuta infatuazione.
Così, proprio quando la paura potrebbe tornarci utile, rendendoci più attente, i feromoni ci fanno gettare a capofitto. Soltanto dopo, quando siamo già immerse nella relazione intrapresa, permettiamo alle voci che inizialmente abbiamo soffocato di riprendere a parlare (talvolta urlando), e a dirci che c’è qualcosa di molto sbagliato.
Quante volte sentiamo dire da una donna che “lui è cambiato”, che “di colpo” è diventato violento, o geloso, o dispotico o distante, o freddo. Che c’entra “un’altra donna di cui ignoravo l’esistenza”, eccetera eccetera. Ma è davvero lui a essere cambiato, oppure siamo noi che fino ad allora non avevamo dato ascolto a quello che un esperto in sicurezza di fama mondiale come Gavin de Becker definisce “il dono della paura”, e a quello che stava tentando di dirci, ovvero di rallentare e raccogliere informazioni prima di precipitarci in un’intimità priva di fondamenta? E’ lì che l’istinto di sopravvivenza ci sarebbe tornato utile, facendoci sprecare meno tempo, energie e sofferenza in tante relazioni sbagliate.
Ma se invece, spinte dalla fretta, prendiamo una decisione sbagliata – come certamente capiterà – allora cerchiamo perlomeno di perdonarci rapidamente, imparando la lezione e voltando pagina. Abbiamo un potenziale molto grande, che tuttavia noi stesse limitiamo. Se le mie figlie, così come le donne di qualsiasi età, intendono occupare nel mondo il posto che gli spetta, dovranno necessariamente diventare coraggiose.
(traduzione di Matteo Colombo)
www.huffingtonpost.it  Donna di Repubblica – 18-05-13

Delizia del Palato!



Torta di Compleanno ai Lamponi o alle Fragole

Per 6 persone

7 uova intere, gr 150 di zucchero, 1 bustina di zucchero vanigliato, la scorza grattugiata di ½ limone, una presa di sale, gr 100 di farina, gr 50 di fecola, gr 40 di cacao amaro. Per il ripieno: una tazzina d’acqua, 1 cucchiaio di zucchero, 3 cucchiai di Kirsch, qualche lampone per ottenere 2 cucchiai di succo, gr 400 di panna montata. Per la copertura e la decorazione: 350 gr di panna montata, 3 limoni affettati, 16 lamponi.

Ai Lamponi

Sbattete le uova con lo zucchero, lo zucchero vanigliato, la buccia di limone e il sale. Incorporate la farina setacciata, incorporata con la fecola e il cacao amaro. Mettete l’impasto in uno stampo imburrato e foderato sul fondo di carta oleata. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 35 minuti. Tagliate la torta raffreddata in 3 strati. Riscaldate l’acqua con lo zucchero, aggiungete il liquore Kirsch. Spruzzate questo composto sui due strati superiori. Mescolate 200 gr di panna montata con il succo di lamponi. Farcite uno strato e l’altro con la panna rimasta e quella mescolata col succo di lamponi. Spalmate l’ultimo strato e i bordi con la panna montata. Guarnite con i ciuffi di panna, le fette di limone e i lamponi.

         Alle Fragole
        
Per il Pan di Spagna: 6 uova, gr 150 di zucchero, gr 40 di fecola, gr 40 di cacao amaro, gr 150 di farina bianca, una bustina di zucchero vanigliato, un limone, una presa di sale.
         Per la crema pasticciera: mezzo lt di latte, 5 tuorli d’uovo, gr 100 di zucchero, gr 30 di farina bianca, una bustina di vanillina, una presa di sale, 50 gr di panna montata e 100 gr di cioccolato fondente.
         Per la copertura e la decorazione: 300 gr di panna montata, 3 cucchiai di marmellata di albicocche, scaglie di cioccolato fondente, 16 fragole.
 Per preparare il Pan di Spagna, sbattete le uova con lo zucchero, lo zucchero vanigliato, la scorza di limone grattugiata e il sale. Incorporatevi la farina mescolata e setacciata con la fecola e il cacao, quindi versate il composto in uno stampo imburrato di cm 28 di diametro e foderato sul fondo con carta oleata. Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti.
Per preparare la crema pasticciera, fate bollire il latte con la vanillina. Nel frattempo, in una terrina, montate a crema i tuorli con lo zucchero, unite la farina, il sale continuando a mescolare con una spatola di legno, in modo che non si formino grumi, e aggiungete, poco alla volta, il latte bollente. Versate la miscela in una casseruolina e cuocete a fiamma bassissima, continuando a mescolare; togliete dal fuoco un attimo prima di arrivare all’ebollizione. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente e incorporatevi la panna montata. Mescolate accuratamente, aggiungete il cioccolato fondente fatto sciogliere a bagnomaria e anch’esso fatto raffreddare.
Tagliate il Pan di Spagna in tre strati. Farcite con la crema preparata, quindi coprite la superficie con un leggero strato di marmellata. Spalmate il bordo e la circonferenza della torta con panna montata. Ricoprite la parte centrale della superficie e il bordo con scaglie di cioccolato. Fate dei riccioli di panna attorno alla circonferenza e mettete su ognuno una fragola.


Speciale: Primi Piatti!...



Zuppa di Piselli e Pomodoro Piccante, Ricetta Indiana

Per 6 persone

1,5 kg di pomodori maturi, 350 gr di piselli in grana, 1 spicchio d’aglio, 1 cipolla, 1 cucchiaio di semi di coriandolo, 2 cucchiaini di cumino in polvere, ½ cucchiaino di semi di finocchio, 1 cucchiaino di zucchero, 1 peperoncino piccante, un rametto di menta, 2 foglie di alloro, 4 dl di latte di cocco, burro, sale. Pane naan per accompagnare .

Mettere al fuoco una casseruola con 2 lt di acqua e quando l’acqua bolle, sbollentare per qualche istante i pomodori. Scolarli e spellarli. Passarli al mixer. Ridurre a fettine sottili la cipolla e tritare l’aglio, pestare un poco i semi di coriandolo. In una casseruola con 40 gr di burro far rosolare la cipolla e l’aglio, unire le spezie, l’alloro, il peperoncino tritato e salare. Cuocere per 3 minuti, unire il latte di cocco, 1 cucchiaino di zucchero, i pomodori. Quando la composizione bolle, aggiungere i piselli e cuocere ancora per 10 minuti. A fine cottura unire le foglioline di menta tritate. Nel mentre tagliare il pane naan a metà, spalmarlo con burro e farlo abbrustolire sotto il grill caldissimo per qualche minuto. Servire la zuppa caldissima accompagnata dal pane.

Per fare il Pane Indiano Naan, Ricetta Indiana    

Per 4 persone

400 gr di farina, 30 gr di burro, 2 cucchiai di lievito, 1 cucchiaino di semi di finocchio, 1 cucchiaino di semi di cumino, acqua tiepida q.b., sale.

In una terrina mescolate la farina con il lievito, il sale, il burro e l’acqua. Impastate con le mani finchè il composto non ha raggiunto una consistenza omogenea. Trasferite la pasta su un piano da lavoro e lavoratela ancora per 5 minuti. Avvolgetela in un telo e fatela raddoppiare di volume (circa 4 ore). Quindi dividetela in una decina di pezzi e con le mani inumidite stendete ciascun tronchetto in forma tonda tipo piadina. Nel frattempo scaldate il forno a 200°. Spennellate i Naan con burro fuso, cospargeteli con semi di cumino e finocchio e disponeteli in una teglia. Infornate per 5 minuti. Serviteli caldi.



Panadea di Siori (Pancotto dei Ricchi)

Per 4 persone

400 gr di pane raffermo (non condito), 1 lt e mezzo di brodo, 4 uova, 100 gr di parmigiano grattugiato, sale, pepe nero.

Mettere in una casseruola ( meglio se di coccio ) il brodo freddo e il pane affettato e fate cuocere per quasi un’ora rimestando spesso. Battete le uova in una terrina, unitevi il parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e di pepe, appena macinato, quindi incorporate il tutto al pancotto mescolando e lasciando cuocere per pochi minuti. Aggiungere, una volta versata la panadea nei singoli piatti, un poco di olio crudo sopra.