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giovedì 31 gennaio 2013

Pensieri: Saluto


Tutto è possibile, è solo una questione di tempo.... il tempo di comprendere in che modo sia possibile. 

( Marc Levy )
Dalla Calce Immobiliare

Tutto è possibile, è solo una questione di tempo.... il tempo di comprendere in che modo sia possibile.

( Marc Levy )
Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

Non si curano del gelo ..... 
Assaporano l'ebrezza di un viaggio accompagnati da un raggio di sole!
Semplici Lampi in un giorno di sole

·                                 Non si curano del gelo .....
Assaporano l'ebrezza di un viaggio accompagnati da un raggio di sole!

Buona giornata a tutti!

Lo Sapevate Che: Il Paese e i Politici...


Il Paese si Lagna Ma Detesta Cambiare
E I Politici Lo Sanno

Ammiro molto la capacità drammaturgica dei colleghi stranieri nel rendere il voto italiano ogni volta incerto, imprevedibile, bizzarro. In realtà non esiste un Paese politicamente tanto stabile quanto l’Italia, di sicuro in Europa, forse nel mondo. Gli italiani, che abbiano vent’anni o novanta, votano sempre allo stesso modo, dal dopoguerra ad oggi. Esiste un’ampia, naturale e inossidabile maggioranza conservatrice, con qualche tendenza decisamente reazionaria in campo sociale, che raccoglie oltre il 50 per cento dei voti.
In contrapposizione, esiste una larga minoranza, circa il quaranta per cento degli elettori, che vota progressista. I conservatori votano a destra comunque si chiami o si manifesti la politica di destra, Dc o Berlusconi. I progressisti votano a sinistra comunque si presenti la sinistra, sotto le bandiere del comunismo o sotto la socialdemocrazia europea o del laburismo d’ispirazione britannica o del Partito democratico all’americana. Il resto, tutto il resto, lo fanno gli spostamenti interni del ceto politico, le leggi elettorali e singole iniziative politiche di partiti outsider, come fu all’epoca la stagione referendaria dei radicali.
Se lo schieramento conservatore si divide, la sinistra può vincere, sia pure con fatica e senza mai raggiungere un’egemonia che le permetta poi davvero di governare. Altrimenti, vince sempre la destra. Non può essere un leader a cambiare le cose. Crederò a un cambiamento delle tendenze di fondo il giorno in cui il Vaticano sarà costretto a non intervenire nella politica italiana, oppure il giorno in cui le donne avranno nel mondo del lavoro lo stesso peso che hanno in Francia, Germania, Inghilterra o Stati Uniti.
Nella totale prevedibilità della politica italiana, qualcuno s’inventa novità e miracoli. Un piccolo esempio. Si parla del fenomeno Ingroia, appena nato e già sopra il cinque per cento nei sondaggi. In verità se si sommano i due partitini comunisti, Di Pietro e i Verdi, insomma le liste che sostengono l’ex magistrato, il cinque per cento è il minimo sindacale.
Ammettiamolo, in Italia le riforme non si fanno non perché i politici cattivi non vogliono, ma perché la maggioranza degli italiani detesta il cambiamento reale,
almeno quanto adora la lagna. L’unica grande stagione di riforme dal dopoguerra, quella degli anni Sessanta, legata all’ingresso dei socialisti nella maggioranza, si concluse con tensioni incredibili, sull’orlo di una guerra civile. Il modo migliore per restare al potere in Italia è non fare niente. Berlusconi docet e prima ancora Andreotti. Stavolta vincerà la sinistr solo perché la destra ha varato una legge elettorale controproducente. Poi dovrà governare, tanti auguri.
Curzio Maltese – Venerdì di Repubblica – 25-01-13


Lo Sapevate che: Il Rispetto...


…..

13 novembre

Rispetto Dell’Opinione Altrui

Attenzione ai malintesi: che spuntano, che si accostano si azzuffano. Stiamone in guardia: non potendoli scansare, non coltiviamoli, non carichiamone le tinte attraverso il prisma dell’immaginazione: cerchiamo e non abbiamo rossore di essere i primi a chiarire, a ricomporre, a sciogliere ed a conservarci liberi da ogni risentimento.
Anche fra persone colte e spirituali può correre diversità di pareri e di vedute in cose discutibili. Ciò è innocuo alla carità e alla pace: qualora si salvi la temperanza dei modi e la concordia degli animi. Aggiungo di più, che il Signore si serve di questi malintesi per cavarne per altre vie motivi di grande bene. Così si separarono Paolo e Barnaba per ragione del giovane Marco, anime egualmente rette e sante. Fra tali anime tutto si aggiusta per la garanzia del Signore. Ma ciò non toglie che ci si debba guardare dai malintesi e che si provveda a dissiparli.
Sempre memorabile la parola di Nostro Signore al tutto nuova al mondo, cioè che dà maggior contentezza e pace al cuore il credere ed il rilasciare che non l’esigere e il ricevere.
Non è forse questa una delle pietre più solide e costruttive della civiltà cristiana?
Giovanni XXIII – 365 Giorni Con Il Papa Della Bontà -
Presentazione dell’Arcivescovo Loris Francesco Capovilla

Cucinando Con Le Uova E.....


Torta di Frittata di Verdure

Per 4 persone

2 pomodori, 100 gr di carote, 50 gr di rucola, 7 uova, erba cipollina, 100 gr di mozzarella, 100 gr di prosciutto affumicato, 40 gr di grana grattugiato, burro, sale.

Pelate 2 pomodori, eliminate i semini e tagliateli a filetti. Riducete a julienne 100 gr di carote e cuocetele per 5 minuti con 10 gr di burro e un cucchiaio di acqua. Lessate e tritate finemente 50 gr di rucola. Sbattete 4 uova con una presa di sale, suddividetele in 4 ciotoline e mettete in una le carote, in una i pomodori, in una i pomodori e nell’ultima un cucchiaio di erba cipollina tritata.
Cuocete 4 frittatine in un padellino del diametro di 15 cm e fatele raffreddare.Foderate con carta d’alluminio una teglia di 18 cm di diametro, mettetevi la frittatina all’erba cipollina, 50 gr di mozzarella a fettine, la frittata di pomodori e 50 gr di prosciutto affumicato, la frittata di carote con 50 gr. di mozzarella e la frittata di rucola con 50 gr. di prosciutto affumicato. Versatevi sopra 3 uova sbattute con 40 gr di grana grattugiato e una presa di sale. Cuocete in forno a 180° per 20 minuti e servitela fredda, tagliata a spicchi.


Frittata al forno con Agnello e Spinaci

Per 6 persone

300 gr di agnello, disossato e ridotto a cubetti, 1 kg di spinaci freschi, 6 uova intere, 1 cucchiaino di cannella in polvere, 1 grossa cipolla, 100 gr di cannellini o ceci già lessati (anche in scatola), 6 pistilli si zafferano sbriciolati, 180 gr di parmigiano grattugiato, 60 gr di pane grattugiato, burro, olio evo, sale, pepe nero macinato al momento.

Portare il forno a 180°. Nel mentre imburrare una teglia rotonda alta almeno 5 cm. In un tegame con 4 cucchiai d’olio fare stufare gli spinaci, lavati accuratamente e spezzettati, spolverare con pepe e unire la cannella. Cuocere a fuoco alto, rimestando per 10 minuti. In una padella con 3 cucchiai d’olio caldo, fare rosolare la cipolla tritata finemente e unire i cubetti di agnello. Rosolare per 10 minuti e unire i fagioli, gli spinaci soffritti prima e dl 3,5 di acqua calda. Regolare di sale e pepe e unire i pistilli di zafferano ben sbriciolati. F    are cuocere a fuoco medio per circa 20 minuti, finché il fondo di cottura si sia asciugato. Unire il parmigiano, il pane grattugiato, le uova battute, regolare di sale. Versare il composto nella teglia preparata e fare cuocere in forno per circa 20 minuti, finchè sarà diventata dorata. Servirla caldissima.


Frittata ai Petali d'Iris

Per 4 persone

6 uova, 5 iris freschi, parmigiano grattugiato, olio, sale.

In una terrina battere le uova con 60 gr di parmigiano e un pizzico di sale. Staccare molto delicatamente i petali degli iris, lavarli delicatamente, tamponare l’acqua con fogli di carta da cucina e unirli alla pastella di uova. In una padella scaldare 3 cucchiai d’olio e versarvi il composto girandola quando il lato inferiore sarà dorato. Servirla calda.

Si possono preparare anche piccole frittatine, in un padellino, prendendo a cucchiaiate la pastella.

mercoledì 30 gennaio 2013

Pensieri:Saluto

Più guardiamo nel profondo della natura, più ci accorgiamo che è piena di vita e più constatiamo che tutta la vita è un mistero e che noi siamo uniti a ogni vita che esiste nella natura.
(Albert Schweitzer)
Foto La Signora In Rosso

Più guardiamo nel profondo della natura, più ci accorgiamo che è piena di vita e più constatiamo che tutta la vita è un mistero e che noi siamo uniti a ogni vita che esiste nella natura.
(Albert Schweitzer)

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

I Doni di Dio
Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
Gli ho chiesto la prosperità
e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare.
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.
(Antica Poesia Indiana)
<nuvola rosa>
La Strada Della Felicità
I Doni di Dio
Gli ho chiesto la forza
e Dio mi ha dato difficoltà per rendermi forte.
Gli ho chiesto la saggezza
e Dio mi ha dato problemi da risolvere.
... Gli ho chiesto la prosperità
e Dio mi ha dato muscoli e cervello per lavorare.
Gli ho chiesto il coraggio
e Dio mi ha dato pericoli da superare.
Gli ho chiesto l’Amore
e Dio mi ha affidato persone bisognose da aiutare.
Gli ho chiesto favori
e Dio mi ha dato opportunità.
Non ho ricevuto nulla di ciò che volevo
ma tutto quello di cui avevo bisogno.
La mia preghiera è stata ascoltata.
(Antica Poesia Indiana)
<nuvola rosa>
Buon Mercoledì a tutti!

Lo Sapevate Che: Il Profumo Della Nonna...


Sa di colla il tappezziere
di salame il salumiere,
di vernice sa il pittore,
ogni persona ha un odore;
le signore, per civetteria
se lo comprano in profumeria.
Ma c’è un profumo particolare
che non hanno tutte le donne,
perché non si può comprare;
è il profumino delle nonne.
San di violette messe a seccare
fra le pagine di un libro di fate,
e di fotografie un po’ slavate.
Sanno di amido, di biancheria
con lo spigo messa via;
sanno di orzo e di cotognata,
di biscotto alla noce moscata.
(Isa)

Lo Sapevate Che: Gli Italiani In Politica...


Gli Italiani In Politica
Sono Furbi O Intelligenti?

Scrive Howard Gardner “In futuro l’intelligenza dovrà essere: disciplinata, sintetica, creativa, rispettosa ed etica”

“Gli italiani non sono né ingenui né stupidi”, ha detto Mario Monti qualche giorno fa. Il fatto che non siano stupidi, non significa che non significa che siano particolarmente intelligenti. Ma non sono pochi i politici che per accattivarsi la simpatia degli elettori affermano che gli italiani sono un popolo intelligente. Ma ne siamo certi? Non sarebbe più esatto affermare che una minoranza di italiani sono molto intelligenti e che questa loro intelligenza va a compensare la stupidità e l’ignoranza della maggior parte della popolazione? Se la maggioranza della popolazione fosse intelligente, infatti, perché oggi ci saremmo trovati ad essere governati da tecnici e non da politici? Se la maggioranza della popolazione fosse intelligente come potrebbe permettere a Silvio Berlusconi di ambire a governare nuovamente questo paese, dopo averci svergognato davanti al mondo intero?
Popolo intelligente? Tanto per fare un esempio, si pensi agli elettori del Lazio che preferiscono eleggere la signora della festa dei maiali, sempre sorridente nonostante tutto, a Emma Bonino. Ma voi ce la vedete Emma Bonino alla festa dei maiali? E si può immaginare che se avesse governato lei, questa mattina una dottoressa avrebbe potuto dirmi: “ Ci hanno messo nelle condizioni di non potervi più curare, e le cose andranno sempre peggio”? Allora, forse converrebbe che i politici la smettessero di dire che gli italiani sono un popolo intelligente, perché se la maggioranza degli elettori fosse davvero intelligente, non si farebbe prendere in giro. Considerata la qualità della politica da molti anni a questa parte, a me pare che della maggioranza degli italiani si può tranquillamente affermare che sono un popolo di allocchi.
Renato Pierri

risposta: Adulare gli elettori è sempre stata l’arte dei politici, salvo poi dimenticarsi di loro dopo essere stati eletti. Io non so come si misura l’intelligenza e non credo neanche che la si possa misurare, perché, come ci ha insegnato Howard Gardner in Formae mentis. Saggio sulla pluralità dell’intelligenza (Feltrinelli), le forme di intelligenza sono diverse e vanno da quella logico-matematica a quella linguistica, da quella musicale a quella spaziale, da quella corporea a quella psichica, e non c’è un’unità di misura che vaga per tutte queste forme mentali così differenti.
Non disponendo di una misura dell’intelligenza, possiamo prendere in considerazione le condizioni per cui un’intelligenza, in qualunque ambito sia versata, ha la possibilità di svilupparsi e di esprimersi. La prima condizione è la scuola che, nonostante l’impegno, la passione e la dedizione raramente riconosciuta di alcuni insegnanti, versa in condizioni pietose, non solo per la carenza di disponibilità economiche ogni anno sempre più scarse, ma per la demotivazione che prende anche gli insegnanti più impegnati i quali, per l’eccessivo numero degli studenti che compongono le classi, per l’organizzazione burocratica sempre più invasiva e opprimente, constatano di avere al massimo la possibilità di “istruire”, ma l’assoluta impossibilità di “educare” i giovani a loro affidati.
Se la scuola non funziona, non si acquisisce quell’interesse per la cultura che ha il suo riscontro, ad esempio, nella lettura dei giornali e dei libri. Nel 2012 la vendita dei libri ha subito un tracollo del 30% ma già prima l’Italia era il paese in Europa con il minor numero di lettori. Se non si legge non si impara niente e non si diventa intelligenti.
Nonostante questa situazione davvero preoccupante qualcuno riesce ad affermarsi e diventare competente nel proprio ordine di studi e nelle proprie specializzazioni. Ma siccome anche le nostre Università non premiano i migliori, le teste pensanti e capaci non hanno altro sbocco se non l’emigrazione in paesi che li accolgono di buon grado, dopo che i costi della loro formazione sono stati pagati da tutti noi.
Mancando le condizioni per la formazione e lo sviluppo dell’intelligenza, la passione per la cultura, la sensibilità per la musica e l’arte (basta guardare come teniamo il nostro patrimonio artistico) mi pare di poter concludere che gli italiani, come dicono i politici: “non sono né ingenui né stupidi”, ma questo non significa che siano intelligenti, perché l’intelligenza vuole scuola, formazione, cultura, meritocrazia, che non sono caratteristiche particolarmente diffuse e affermate nel nostro paese.
Umberto Galimberti – Venerdì di Repubblica – 19 – 01-13


Delizia di Verdure!...


Quiche di Insalata Belga al Caramello

Per 6 persone

250 gr di farina, 80 gr di burro, 80 gr di ricotta, 5 uova, 2 dl di panna, 60 gr di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 1 cucchiaino di erba cipollina, 4 cespi di insalata belga, 10 pomodorini ciliegia, zucchero di canna, olio, sale, pepe. Farina e burro per la preparazione.

Riunire in una terrina 250 gr di farina, il prezzemolo, l’erba cipollina, 80 gr di burro a dadini, prima fatto ammorbidire a temperatura ambiente. Impastare con le punta delle dita, poi unire un pizzico di sale, la ricotta, un uovo e un tuorlo. Lavorare bene il tutto e formare con la pasta una palla, avvolgerla in una pellicola e lasciarla riposare ½ ora in frigorifero- Nel mentre eliminare la parte finale dei cespi di indivia e tagliare in sei spicchi ciascuna insalata. Fare scaldare 2 cucchiai d’olio in una larga padella, unire l’indivia e farla rosolare, cospargerla con 2 cucchiai di zucchero di canna, sale e pepe e farla caramellare a fuoco medio. Togliere dal fuoco. Lavare i pomodorini e tagliarli a metà. Su di un piano di lavoro leggermente infarinato, tirare la pasta con il mattarello e rivestire una pirofila di circa 22 cm di diametro, prima bene imburrata e infarinata. Bucherellare il fondo della pasta con i rebbi di una forchetta. Disporre a raggera sul fondo gli spicchi di insalata belga e i pomodorini. Versare la panna in una ciotola, unire il parmigiano, le uova rimaste, regolare di sale e pepe. Battere il composto con una frusta a mano e versarlo poi sull’indivia. Fare cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti. Sfornare e lasciarla intiepidire prima di sformarla.


Cestini di Robiola e Porri

Per 4 persone

8 panini dolci, 2 porri, 200 gr di robiola, parmigiano grattugiato, latte, olio, sale e pepe.

Tagliate la calottina a 8 panini dolci, svuotateli della mollica, facendo attenzione a non romperli, e tostateli in forno caldo per qualche minuto. Pulite e lavate i porri, eliminate la parte verde più dura e le radici. Tagliateli a rondelle e fateli appassire a fuoco basso in 3 cucchiai d’olio, in una padella. In una ciotola, lavorate la robiola con un cucchiaio di legno, amalgamatevi 2 cucchiai di parmigiano, salate e pepate. Se troppo compatta, aggiungete un paio di cucchiai di latte. Lasciate raffreddare i porri e uniteli al composto di formaggio, mescolate delicatamente. Distribuite il composto nei panini e sistemateli in un largo piatto da portata, accompagnandoli da fettine di pomodoro e qualche foglia di insalata.


Piccoli Sformatini di Cardi

Per 4 persone

800 gr di cardi, 50 gr di crema di burro al tartufo, 100 gr di parmigiano grattugiato, 1 dl di besciamella, 2 uova, noce moscata, sale, pepe, burro e pangrattato per gli stampini. Per servire 50 gr di parmigiano a scaglie e pepe.

Pulire i cardi, togliere le foglie brutte e i filamenti, lavarli e tagliarli a pezzetti. Farli lessare in abbondante acqua salata bollente. Dopo 20 minuti dal momento dell’ebollizione, sgocciolarli e trasferirli in un’altra pentola con acqua salata in ebollizione e farli cuocere circa un’ora , finchè saranno teneri.
Sgocciolare i cardi, strizzarli bene e tritarli, farli intiepidire e mescolarli al burro tartufato e a metà parmigiano grattugiato. Aggiungere i tuorli, il parmigiano rimasto, gli albumi montati a neve fermissima e la besciamella profumata con una grattugiata generosa di noce moscata. Distribuire il composto in 4 stampini imburrati e spolverati con pangrattato. Farli cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti. Se in superficie si dovessero scurire troppo, coprirli con carta di alluminio. Falli intiepidire prima di sformarli e servirli con scaglie di grana e pepe.

martedì 29 gennaio 2013

Pensieri: Saluto

Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore 

~ William Shakespeare
Silvano Raiti

Il mio occhio s'è fatto pittore ed ha tracciato
L'immagine tua bella sul quadro del mio cuore;
il mio corpo è cornice in cui è racchiusa,
Prospettica, eccellente arte pittorica,
Ché attraverso il pittore devi vederne l'arte
... Per trovar dove sia la tua autentica immagine dipinta,
Custodita nella bottega del mio seno,
Che ha gli occhi tuoi per vetri alle finestre.
Vedi ora come gli occhi si aiutino a vicenda:
I miei hanno tracciato la tua figura e i tuoi
Son finestre al mio seno, per cui il Sole
Gode affacciarsi ad ammirare te.
Però all'arte dell'occhio manca la miglior grazia:
Ritrae quello che vede, ma non conosce il cuore

~ William Shakespeare
Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

Accogli la vita a braccia aperte,ogni nuovo giorno vatti a prendere tutto cio’ che di buono c’è lì fuori per te e il resto dimenticalo o lascialo a chi prova solo rancore. Tu VIVI!
~Stephen Littleword ~
Amo - La - Natura

Accogli la vita a braccia aperte,ogni nuovo giorno vatti a prendere tutto cio’ che di buono c’è lì fuori per te e il resto dimenticalo o lascialo a chi prova solo rancore. Tu VIVI!
~Stephen Littleword


Buon martedì a tutti!

Lo Sapevate Che: Segui il Ritmo Delle Stagioni...

Segui Il Ritmo Delle Stagioni

Nei grandi supermercati si trova sempre tutto: le ciliegie a Natale e le mele in luglio. E’ il risultato di due caratteristiche dell’agricoltura: da un lato si coltiva in serre riscaldate o si porta artificialmente a maturazione frutta e verdura raccolta acerba nel periodo giusto, dall’altro si importa frutta e verdura da ogni angolo del mondo. La varietà favorisce certamente la voglia di consumare vegetali e risponde alle mutate esigenze dei consumatori che, rispetto al passato, sono abituati a una dieta meno monotona. C’è però il rovescio della medaglia: le qualità nutrizionali di frutta e verdura fuori stagione sono più basse. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti colti ancora acerbi, conservati in celle frigorifere e fatti maturare al momento della vendita in camere che contengono elevate concentrazioni di etilene, un gas che agisce come una sorta di ormone vegetale. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità ed è rilasciato anche da alcuni frutti, come le mele (non a caso per far maturare alcuni frutti, come i cachi, si consiglia di chiuderli in un sacchetto di carta con una mela). L’etilene non è quindi pericoloso per la salute, ma la sua azione impedisce il processo di formazione di alcune vitamine, oltre a privare la frutta e la verdura degli aromi naturali ottenuti con l’esposizione al sole, che in alcuni casi hanno effetto antiossidante.
Un discorso a parte meritano poi i prodotti provenienti dall’estero: non soffermandoci qui sugli aspetti economici ed ecologici legati al trasporto da un continente all’altro, il blocco della maturazione è quasi sempre la norma per i vegetali che arrivano da lontano. Se proprio vogliamo consumare frutta esotica, possiamo cercare quella che arriva per via aerea (indicato in etichetta). Significa che è stata colta a un buon punto di maturazione e inviata a destinazione con un mezzo rapido per arrivare sulle nostre tavole nel più breve tempo possibile. A volte, però, la soluzione sta dietro l’angolo: le specie vegetali nostrane sono molte e varie, è meglio scegliere queste.

La Frutta e la Verdura dell’Inverno

L’Arancia
E’ la regina dell’inverno. Contiene numerose sostanze antiossidanti, come la vitamina C e i flavonoidi. Le arance rosse, come quelle distribuite da AIRC, sono particolarmente ricche di queste sostanze per via del terreno su cui vengono coltivate (alle pendici dell’Etna) e del sole a cui sono esposte fino alla completa maturazione. Una sola arancia al giorno copre il fabbisogno giornaliero di vitamina C:

Il Kiwi
Un tempo sconosciuto in Italia (è una pianta originaria della Nuova Zelanda), oggi è diventato un frutto tipicamente italiano dato che siamo tra i maggiori produttori ed esportatori. E’ molto ricco di potassio e di vitamina C (100 grammi di kiwi coprono il fabbisogno giornaliero di questa vitamina). I semini della polpa favoriscono il transito intestinale come le fibre.

I Mandarini
I mandarini sono originari dell’India e della Persia ma sono coltivati in Italia fin dal XIX secolo. Sono ricchi di vitamina C sebbene meno delle arance. Contengono anche vitamina A, folati e potassio. Sono poco calorici e molto acquosi; 150 grammi di mandarini apportano circa 100 Kcal.

Le Mele
Sono il frutto più consumato in assoluto in Italia. Ne esistono ben 3000 varietà. Contengono vitamina A, vitamine del gruppo B e molte fibre, tra le quali la pectina e la quercetina, che ha anche un effetto antiossidante. E’ meglio consumarle con la buccia (purché accuratamente lavata).

La Pera
E’ molto ricca d’acqua, di zuccheri e di fibre. Contiene, magnesio e vitamine del gruppo B (ma in piccole quantità), mentre è povera di vitamina C. Si consiglia di spruzzare un po’ di succo di limone sulla pera: ci guadagna l’apporto vitaminico.

La Barbabietola
La barbabietola è una pianta della stessa famiglia degli soinaci e delle bietole, ma se ne consuma la radice. Fornisce poche calorie ed è molto ricca di fibre. La barbabietola da cucina è diversa da quella utilizzata per estrarre lo zucchero, che non è commestibile. Contiene vitamina A e C, oltre a molti Sali minerali.

Le Bietole
La bietola o costa appartiene alla stessa famiglia delle barbabietole ma se ne consumano le foglie. Esiste una varietà molto verde chiamata comunemente erbetta. E’ poco calorica (40 Kcal per 250 grammi), priva di grassi e proteine, ricca di acqua e di vitamine (come A, C e acido folico).

I Broccoli e Il Cavolfiore
Appartiene alla famiglia delle crucifere, che sono un caposaldo della dieta anticancro. Contengono potassio, molta vitamina C (in 250 grammi di broccoli c’è circa il doppio del fabbisogno giornaliero) e alcune vitamine del gruppo B come la niacina. Inoltre i composti solforati (quelli che danno il cattivo odore in cottura) facilitano l’eliminazione delle sostanze tossiche dall’organismo.
Alcune sostanze contenute in queste verdure, chiamate isotiocianati, sarebbero in grado di riattivare il gene p53-che è difettoso nelle cellule tumorali – il cui compito è bloccare la proliferazione di queste cellule. Le stesse proprietà anticancro sono comuni ad altre tipologie di cavoli e verze.

I Carciofi
Del carciofo si consuma il fiore, così come per i broccoli. Contiene potassio e vitamina C. Inoltre è assai ricco di fibre (specialmente inulina, molto utile a un buon funzionamento intestinale e a nutrire la flora batterica). Contiene anche ferro. E’ bene sceglierlo fresco: come ogni fiore, i petali appassiti sono il segnale di cattiva conservazione.

Le Carote
La carota è una radice che cresce sotto terra, povera di calorie e ricca di vitamina A e carotenoidi, particolarmente utili per mantenere sani i tessuti in rapido ricambio (pelle, capelli, unghie). Le carote sono anche ricche di fibre. Una carota è un ottimo spuntino per i bambini.


I Porri
Appartengono alla stessa famiglia dell’aglio e delle cipolle, sebbene il loro sapore sia meno intenso. Contengono potassio e folati, oltre ad alcune sostanze antiossidanti. Sono ottimi per aromatizzare minestre e torte salate.

Il Sedano
Appartiene  alla famiglia del prezzemolo e del finocchio (che si raccolgono nello stesso periodo). E’ un vegetale tipicamente mediterraneo, che fornisce pochissime calorie ma è ricco di cloruro di sodio (il sale da cucina). Contiene vitamina A,C,acido folico e potassio.

Gli Spinaci
 -Sono una verdura a foglia tipicamente invernale. La foglia di spinacio è ricca di minerali e vitamine (potassio, zinco, vitamina A e C, folati). Contrariamente alle credenze popolari, non è particolarmente ricca di ferro. Molte delle proprietà degli spinaci si perdono con la cottura in acqua. Meglio quindi cuocerli al vapore o consumati crudi in insalata.

AIRC – Rendiamo il cancro sempre più curabile



Lo Sapevate Che: La Corruzione....


 Di Questa Lotta Alla Corruzione Non Mi Perdo Una Serata

La corruzione imperversa, qualcuno riuscirà a fermarla? Lo faranno wrestler popolari come il Grande Basta? Legalisti come Super Fisc? Implacabili come Judge King? La gente è affascinata da quanti soldi gli vengono sottratti. Sul ring il combattimento sembra durissimo, ma il trucco riesce sempre. Sulle leggi tacito accordo di non toccarle per non danneggiare lo spettacolo. Altrimenti che lotta libera sarebbe? I personaggi sono sempre nuovi, ma di vecchia scuola. Sanno già come muoversi saltando come l’Uomo Ragno da un’istituzione all’altra. La Finanza è un venticello che si arresta davanti all’arbitro delle impunità. Il pubblico è attento, e nel suo piccolo subisce l’attrazione dell’esempio. Ve ne siete accorti, oppure gli altri si sono accordi di voi? Tutte e due le cose? Fantastico.
Massimo Bucchi – Venerdì di Repubblica 25-01-13

Delizia del Carnevale!


Crostoli (o Galani) del Veneto

Per 8 persone

420 gr di farina, 100 gr di zucchero semolato, 60 gr di burro, 0,5 dl di latte, 50 gr di grappa, 1 uovo, 1 bustina di vanillina, zucchero a velo, sale.

Lavorare in una terrina le uova con lo zucchero, deve risultare un composto molto gonfio. Intiepidire il burro e aggiungerlo all’impasto preparato, poi poco alla volta, sempre mescolando unire il latte tiepido. Unire un pizzico di sale, la vanillina e la Grappa. Incorporarvi quindi piano, piano, 400 gr di farina. Amalgamare bene gli ingredienti sino ad ottenere una pasta elastica. (  si può ottenere questo impasto anche con l’impastatrice elettrica). Su di un piano di lavoro leggermente infarinato, mettere la pasta e continuare ad impastarla per 10 minuti. Tirare la pasta con un mattarello in tante sfoglie sottili, ritagliarle con una rotella dentata in tanti rettangoli. Praticare all’interno di ognuno 2 tagli paralleli sempre con la rotella. In una larga padella con abbondante olio in ebollizione, fare friggere, pochi alla volta i crostoli sin che siano ben dorati dalle due parti. Appoggiarli su carta assorbente da cucina a perdere l’olio in eccesso. Trasferirli su di un piatto di portata e spolverarli con zucchero a velo.

Cacciagione....rigorosamente ...coltivata!


Pappardelle al Sugo di Lepre

Per 4 persone

450 gr di pappardelle, 350 gr di polpa di lepre, 50 gr di prosciutto, ½ cipolla, prezzemolo, rosmarino, vino rosso, salsa di pomodoro, bacche di ginepro, parmigiano grattugiato 100 gr, olio, sale e pepe.

La sera prima della preparazione, mettete a bagno la polpa di lepre, disossata, con qualche cucchiaio di olio, le bacche di ginepro, il rosmarino. Il giorno dopo, scolate bene i pezzi di lepre dalla marinata e fateli rosolare in una padella con il prosciutto, tagliato a dadini, la cipolla e il prezzemolo tritati. Fate prendere colore, bagnate con il vino rosso, fate evaporare e unite una tazza di salsa di pomodoro e un po’ d’acqua calda. Coprite e fate cuocere a lungo, finchè la carne sarà tenera. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, cuocete la pasta al dente. Scolate la pasta e mettetela in una zuppiera. Conditela con il sugo preparato e con il parmigiano grattugiato.


Piccioni Ripieni

Per 4 persone

4 piccioni di circa gr 500 l’uno, brodo, 250 gr di champignon , 1 cipolla, gr 100 di mollica di pane, 3 cucchiai di prezzemolo tritato, burro, sale, pepe.

Pulite, lavate e asciugate i piccioni. Salateli e pepateli internamente. Preparate il ripieno: pulite, lavate e tritate finemente 200 gr di champignon. Tritate ½ cipolla e fatela rosolare in 20 gr di burro in una padella. Aggiungete i funghi, i fegatini tritati e lasciate cuocete per 10 minuti. A fine cottura aggiungete la mollica sbriciolata mischiata al prezzemolo tritato, mescolate bene e lasciate raffreddare il composto, quindi farcite con questo lo stomaco dei piccioni e legateli. In una teglia fate sciogliere 40 gr di burro, adagiatevi i piccioni e rosolateli insieme alla ½ cipolla rimasta, tagliata a spicchi e ai funghi rimasti, affettati. Bagnate con un bicchiere di brodo caldo e infornate a forno preriscaldato a 200° facendo cuocere per 30 minuti. Disponete i piccioni su un piatto da portata caldo e irrorateli con il fondo di cottura. Serviteli subito.


Germano all'Arancia

Per 4 persone

1 germano di 1 kg, 2 arance, 1 limone, un bicchiere di vino bianco secco, un bicchierino di liquore all’arancia, 150 gr di carote, 150 gr di sedano, 150 gr di cipolle, 2 cucchiai di zucchero, 50 gr di burro, olio, sale e pepe.

Pulite il germano già frollato, fiammeggiatelo, lavatelo, asciugatelo e legatelo con refe da cucina. In un tegame col burro e qualche cucchiaio di olio, fatelo rosolare da tutte le parti, unite le verdure, pulite, lavate e tagliate a pezzetti. Quando sarà colorito, aggiungete il vino, salate, pepate e finite di cuocere. A cottura ultimata fate addensare il fondo di cottura, togliete il germano dal tegame, fatelo a pezzetti, togliete la pelle e tenendolo al caldo su un piatto di portata. Sbucciate un’arancia cercando di togliere solo la parte arancione senza quella bianca sottostante. Lessate la buccia per pochi minuti in acqua. Poi tagliatela a filetti sottilissimi. Fate caramellare lo zucchero con un po’ d’acqua. Sgrassate il fondo di cottura del germano con un po’ di vino e passatelo al setaccio, quindi unitevi lo zucchero caramellato insieme con il succo di mezza arancia, il succo di mezzo limone, il liquore all’arancia e le buccette di arancia. Rimettete al fuoco la salsa ottenuta, fatele raggiungere il bollore, versate sul germano che avrete decorato con delle fettine di arancia e servite subito.

lunedì 28 gennaio 2013

Pensieri: Saluto

L'anima libera e' rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto 
perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino.

Charles Bukowski
Noi Poliziotti Per Sempre

L'anima libera e' rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto
perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino.

Charles Bukowski

Buona serata a tutti!

Pensieri: Saluto

…per TE…che..vieni a trovarmi….a condividere…i miei pensieri…grazie ♥
La mia vita

…per TE…che..vieni a trovarmi….a condividere…i miei pensieri…grazie ♥
Buon lunedì!

Lo Sapevate Che: Che Cos'è Normale...


Scrive un’adolescente che crede negli ideali. Prendiamola sul serio.

Teoricamente tutti dovrebbero occuparsi e preoccuparsi dei diritti e doveri di ognuno. Assicurarsi che vengano rispettati i propri e quelli delle persone che ci circondano. Invece non è quasi mai così. Sono milioni le persone che cercano di aiutare gli altri, ma sono ancora di più quelle che non lo fanno. Forse non ci pensano, forse non gli interessa, forse hanno “problemi più grandi”, forse non hanno i mezzi per farlo, forse non sono al corrente di ciò che succede, forse di qua, forse di là. Non si accorgono però, che il problema più grande è l’indifferenza, l’ignoranza, la presunzione, la cattiveria.
Alcune di queste persone che non fanno niente, credono che non sia normale vedere due uomini baciarsi, pensano che la guerra vada bene, che gli stranieri debbano restare al proprio paese. Questa gente crede che non sia normale dare la cittadinanza a chi nasce qui. Per me non è normale vedere esseri umani che lottano ogni giorno per sopravvivenza, che ci siano esseri umani che non si possono sposare, che non possono andare a scuola, che non possono praticare la propria religione, che non possono esprimere la propria opinione.
Non è normale, che ci siano esseri umani torturati e schiavizzati e carcerati e uccisi per il loro credo, le loro etnie, il loro sesso, la loro condizione sociale. Non è normale che venga ancora eseguita la pena di morte, che gli esseri umani non possano sposarsi e adottare dei bambini se hanno un compagno dello stesso sesso. Non è normale, che tutto questo accada sotto gli occhi di chi potrebbe rivoluzionare le vite di queste persone. Perché in futuro sui libri di storia ci sarà scritto, che gli omosessuali vennero discriminati, e con loro i neri a distanza di anni dall’abolizione della schiavitù, gli immigrati, i bambini, le donne, i disabili, gli anziani, i musulmani, gli ebrei, i credenti di qualsiasi religione diversa.
Persone come Martin Luther King, Gandhi, Nelson Mandela ci hanno aperto gli occhi, ci hanno donato la chiave per la libertà. E noi questa chiave non l’abbiamo ancora fatta girare del tutto nella serratura. E io voglio farlo. Con centinaia, migliaia, milioni, miliardi di altre persone. Non sono sola, e non voglio esserlo. Si può sempre fare qualcosa, non abbiamo ostacoli. L’unico ostacolo è l’annullamento delle proprie idee. Non annulliamole. E non importa essere grandi o piccoli. Io ho quindici anni. A gennaio sono entrata a far parte di Amnesty International e poco fa di Do Something.org. Perché so quanti ragazzi stanno già smuovendo le acque, e quanti ancora ce ne saranno
Denise
Denny@live.it


C’è una tensione morale negli adolescenti di oggi che non si registrava negli adolescenti di ieri. Chi segue questa rubrica ricorderà senz’altro la lettera della ragazzina di 12 anni di nome Diletta che, con argomenti molto seri, si pronunciava contro il razzismo. Quella lettera suscitò moltissime reazioni, alcune di apprezzamento, ma molte altre dettate da paternalismo e sufficienza, il cui senso era: quando crescerai, cambierai idea.
La peggior cosa che gli adulti possono fare, oltre a tutte le cose elencate da Denise in questa lettera, e sono cose che producono vera indignazione, è svalutare la tensione morale degli adolescenti, qualificarla come utopia, o peggio come sogno da cui prima o poi ci si risveglierà. Questo atteggiamento è la vera essenza del nichilismo che tutti i benpensanti aborrono, ma di fatto concorrono a crearlo col messaggio “ non c’è niente da fare, le cose sono sempre andate così”: In questo modo si depotenzia il futuro dei giovani togliendo loro la tensione morale dei loro ideali.
Eppure la lettera di Denise elenca cose che gli adulti possono fare, perché i suoi ideali sono di “morale civile”, dove la politica, che è praticata dagli adulti, può intervenire con opportune leggi che consentano la libera espressione dell’affettività alle coppie di fatto e a quelle gay, un’adeguata istruzione a tutti anche a quanti non possono permetterselo, leggi che impediscano lo sfruttamento degli immigrati fino al limite della schiavitù, e tutte quelle discriminazioni di sesso, di religione, di etnia che, enunciati in linea di principio, sono di fatto smentite nella pratica quotidiana.
E tutto questo da noi, poi ci sono i problemi del resto del mondo, che Denise elenca, ma che, a quanto pare a noi non interessano, chiusi come siamo nelle pareti di casa nostra senza neppure una finestra che si apra sul mondo. Con adulti fatti così, pensate davvero di avere figli migliori? Anche se non ve lo dicono, già vi guardano con disprezzo in risposta al vostro sguardo di sufficienza.
Umberto Galimberti- Venerdì di Repubblica 12-01-13
Umberto Galimberti@repubblica.it




Lo Sapevate Che: Le Aziende...fuggono...


E Mentre Le Aziende Fuggono All’Estero
La Politica Fa Battute

Il Benessere del Paese, ik futuro delle nuove generazioni, la speranza di uscire  dalla crisi, in breve l’intera economia italiana poggia sulla ricchezza prodotta da poche centinaia di medie imprese e qualche migliaio di piccole. E molte sono in fuga verso l’estero.
Non c’è bisogno di avventurarsi in Cina, India o Brasile, neppure nell’Est europeo. La liberazione dei tartassati dal fisco e dalla peggiore burocrazia dell’Occidente è appena a un passo da casa: Dal principio della crisi sono migliaia le aziende che hanno spostato la produzione subito oltre il confine. I lombardi si spostano nel Canton Ticino, piuttosto che chiudere o venire divorati dalla Tasse. Settecento imprese venete negli ultimi due anni hanno preso la strada del Brennero, la maggior parte per fermarsi appena dopo, in Carinzia. Non vanno a caccia di manodopera  a basso prezzo, perché i salari operai in svizzera e in Austria sono più alti. Cercano tasse eque, leggi chiare, incentivi alla ricerca, burocrazia efficiente, moderne infrastrutture. Altre quattrocento imprese fra grandi e piccole si sono trasferite in Serbia, dove hanno portato un fatturato di tre miliardi all’anno e venticinquemila posti di lavoro. Ma nel mucchio si trova di tutto, dalla chimica al tessile. La meta preferita degli imprenditori del Sud è invece il Nord Africa, soprattutto Tunisia ed Egitto, dove i cambi di regime offrono nuove opportunità di affari.
Basta fare un giro in macchina da Torino a Treviso, lungo la mitica Padania, per vedere i cimiteri della crisi, centinaia di stabilimenti e capannoni ormai vuoti, abbandonati. Niente prende il loro posto, perché nessuno all’estero ha fantasia d’investire soldi e progetti in Italia, sfidare  i problemi dai quali gli stessi indigeni fuggono. Si paga caro il prezzo di venti anni di ideologia d’accatto e di politica industriale inesistente, grandi opere rimaste sulle lavagne televisive e riforme fiscali mai fatte. Chi scappa oltre il confine non lo fa soltanto per inseguire maggiori profitti, che comunque non sarebbe un reato. Nella maggioranza dei casi si tratta di scegliere se andare all’estero o chiudere e mandare a casa i lavoratori. Fuggire o morire a volte non è una metafora, viste le cronache di imprenditori suicidi.
Chiunque vincerà le elezioni, dovrà affrontare per prima questa emergenza. Eppure la campagna elettorale, almeno finora, di queste tragedie del lavoro non dice quasi nulla. Si preferisce parlare di personalissime commedie. La politica della seconda repubblica ha prodotto migliaia di polemiche personali e non ha risolto un singolo problema. I nuovi leader  in campo, da Monti a Grillo, da Montezemolo a Ingroia, sono già bravissimi a duellare a colpi di battute salaci.
Curzio Maltese – Venerdì di Repubblica – 11-01-13

Parlando di....Gnocchi!...


Gnocchi e Lenticchie Rosse 

Per 4 persone

1 kg di gnocchi di patate, 300 gr di lenticchie rosse, 1 porro, 1 scalogno, 2 foglie di alloro, 50 gr di parmigiano grattugiato, olio evo, sale, pepe nero

Lavare in un colino sotto l’acqua corrente le lenticchie e farle bollire in una casseruola con acqua fredda, lo scalogno pelato intero,1 foglia di alloro (senza aggiungere sale). Dal momento dell’ebollizione cuocere a fuoco medio per circa ¾ d’ora e comunque sin che le lenticchie siano tenere. Alla fine della cottura salare. Scolare le lenticchie, togliere cipolla e alloro e tenerle da parte. Pulire il porro, privarlo della radice e della parte verde, delle foglie esterne più dure, tagliarlo a rondelle. In un tegame con 4 cucchiai d’olio fare rosolare il porro unendo la foglia di alloro. Unire 1 bicchiere di acqua calda, salare e pepare. Cuocere per 8 minuti, poi aggiungere le lenticchie, eliminando la foglia di alloro. Continuare la cottura per 5 minuti e spegnere. Nel mentre far lessare gli gnocchi in acqua bollente salata, scolarli con l’aiuto di un mestolo forato, appena salgono a galla (tenendo da parte un bicchiere della loro acqua di cottura) e versarli nel tegame col porro, poi unire l’acqua tenuta da parte. Lasciare insaporire mescolando delicatamente con un cucchiaio di legno. Togliere dal fuoco cospargere col parmigiano grattugiato, mescolare e servire subito.
  

Gnocchi di Patate e Barbabietole arrosto con Platessa

Per 6 persone
1 kg di patate farinose, circa 450 gr di farina, 2 uova intere, 1 barbabietola cotta la forno, 100 gr di burro, sale grosso, un mazzetto di prezzemolo tritato, sale e pepe. Confezione di filetti di platessa da gr 700.

Cospargere di sale grosso una teglia da forno, lavare le patate e non pelarle. Appoggiarle nella teglia sul sale grosso e farle cuocere in forno preriscaldato a 200° per 1 ora e comunque sino a che si possano penetrare con i rebbi di una forchetta con facilità. Pelare le patate e passarle al passapatate ancora tiepide, amalgamandole con le uova e la farina e il succo della barbabietola ottenuto tagliando la polpa della barbabietola a pezzetti e pressandola in un colino raccogliendone il succo. Salare l’impasto e prenderne una piccola porzione con le mani leggermente infarinate e rotolarlo formando un cannello di 1 cm di diametro e lungo circa 20 cm. Ricavare degli gnocchi lunghi 2 cm e disporli su un vassoio infarinato. Tagliare i filetti di platessa a rombi e farli saltare in 40 gr di burro in una padella da entrambi i lati e salarli. Al momento di servire, sciogliere in un tegame largo il burro residuo e fare colorire gli gnocchi, unendo all’ultimo momento i rombi di platessa e mescolando con molta delicatezza il composto. Servire accompagnando con una spolverata di prezzemolo tritato.

domenica 27 gennaio 2013

Pensieri: Saluti


LETTERA ALLA MADRE 
frammento

Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate, 
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia 
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri 
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!

Monika Dombke, Birkenau, 1943
I Sogni non muoiono all'alba
LETTERA ALLA MADRE
frammento

Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
... Non credere alle mie lettere censurate,
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!

Monika Dombke, Birkenau, 1943

Serata di tristi ricordi, la giornata uggiosa e fredda, buona serata amici miei...

Pensieri: Saluto

La vita ci fa avere tante delusioni però ci regala anche tante sorprese e tu, AMORE, sei la più bella!!! Amo il profondo dei tuoi occhi, le tue carezze e i tuoi sguardi, amo i dolci e lunghi silenzi..
Foto di Farsi spazio insieme, dove manca.

La vita ci fa avere tante delusioni però ci regala anche tante sorprese e tu, AMORE, sei la più bella!!! Amo il profondo dei tuoi occhi, le tue carezze e i tuoi sguardi, amo i dolci e lunghi silenzi.
Buona Domenica a tutti!

Lo Sapevate Che: La Vispa Teresa...


La vispa Teresa
Avea tra l’erbetta
A volo sorpresa
Gentil farfalletta

E tutta giuliva
Stringendola viva
Gridava a distesa:
“L’ho presa! L’ho presa!”

A lei supplicando
L’afflitta gridò:
“Vivendo volando
Che male ti fo?

Tu sì mi fai male
Stringendomi l’ale.
Deh, lasciami! Anch’io
Son figlia di Dio!”

(Luigi Sailer)

Lo Sapevate Che: Con La Minerale Ce La Danno Proprio A Bere


Abbiamo appena vinto la battaglia per evitare la scandalosa e contro natura privatizzazione dell’acqua, sperando di non doverci mobilitare in futuro per la privatizzazione dell’aria. I mercanti del Tempio della Politica sono capaci di tutto. Questa è gente che il 17 agosto 2011, alla convocazione del senato riguardante il decreto della manovra correttiva, quella “lacrime e sangue”, s’è presentata con appena 11 senatori. Gli altri 300 e passa, compreso lo stesso presidente del Senato, seconda carica dello Stato, preferivano starsene beatamente in vacanza fregandosene di tutto e di tutti, in primis delle “lacrime e sangue” altrui.

Ora però, cari giovani, vi prego di rifiutare certa moda che appare salutista mentre invece è solo consumista e inquina da matti. Parlo della mania dell’acqua minerale, e specialmente di quella in bottigliette di plastica che ormai, specie le ragazze, portano sempre con sé per seguire il consiglio di bere spesso e in abbondanza: “ Più belle fuori, più pulite dentro”, oltre che “Altissima, purissima”, tanto da purificare anche chi se la beve. Ma l’acqua del rubinetto ormai non è molto diversa dalle usuali minerali, bollicine a parte, e nulla giustifica il bere acqua minerale se non l’ordine del medico per acque specifiche e per motivi specifici, come per un medicinale.
Ci sono anche due enormi problemi di inquinamento. Avete idea di quanto carburante devono bruciare ogni giorno, e perciò quante tonnellate di gas di scarico inquinante seminano per strada, i camion e i furgoni che scarrozzano le bottiglie di minerale dai molti luoghi di produzione fino ai moltissimi luoghi di consumo? Si tratta di quantità imponenti. Il Wwf anni fa ha calcolato che, ogni anno, svariati miliardi di contenitori, la gran parte in plastica, si spostano continuamente da una parte all’altra del pianeta per trasportare 22 milioni di tonnellate di acqua minerale. L’Italia ha il primato mondiale del consumo pro-capite di acqua in bottiglia, qualche tempo fa ne consumavamo già 182 litri l’anno, ben oltre la media europea. Come se l’acqua del rubinetto fosse acqua distillata e non anch’essa di fatto minerale.
E avete idea di quanta plastica si deve produrre per i miliardi di bottiglie delle confezioni? Si tratta di una quantità di tonnellate enorme. Ambientalisti come siete, non avete nessun bisogno che io stia ad annoiare ricordandovi che la plastica rappresenta un grave problema di inquinamento non solo per la sua produzione, che parte dal petrolio, ma per il suo smaltimento. Ci vogliono secoli prima che madre natura riesca ad assorbirla nei suoi cicli naturali. Si è convinti in buona fede di essere salutisti e ambientalisti, in realtà si è consumisti e inquinatori accaniti. E un po’ complici di fatto del concetto di “green economy” degli Stati più ricchi. “Economia verde” – verde natura e non verde “padano”! – per gli Stati più ricchi significa per esempio dighe nel territorio altrui, costringendo così centinaia di milioni di esseri umani a emigrare. Secondo il Pentagono nei prossimi anni sventurati, dannati della Terra trattati sempre da figli di un Dio minore, saranno tra i 250 milioni e un miliardo di persone. Interi popoli costretti ad abbandonare le terre dove vivono da secoli, una tragedia  di dimensioni perfino superiori al male che i coloni europei hanno fatto ai nativi americani quando ne hanno invaso il territorio. E pensare che solo in Italia, con un piano energetico secondo natura e a dimensione umana, si potrebbero creare due milioni e mezzo di posti di lavoro in nove anni, come ho già detto.

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, la Coldiretti, analizzando dati Istat, ha reso noto che ormai l’acqua minerale è la prima voce di spesa delle famiglie in fatto di bevande: 19,71 euro mensili per la famiglia, sui 41,06 consumati in totale per bevande alcoliche e non. Le cassette o le confezioni di plastica con 10 bottiglie anch’esse di plastica fanno ormai parte dell’arredo di ogni cucina, dove basterebbe invece il rubinetto dell’acquedotto. E se questo vi porta in casa acqua inquinata, come a volte accade, protestate! Ribellatevi, andate a far casino in municipio. Paghiamo le tasse, paghiamo la bolletta dell’acqua, che pur essendo acqua dolce ci procura bollette salate, e se la paghiamo abbiamo il diritto di averla potabilissima anche dal rubinetto di casa, e chi gestisce l’acquedotto ha il dovere di farcela avere. Chiaro?
…..
Don Andrea Gallo – Non Uccidere Il Futuro Dei Giovani -

Delizie del Carnevale!...


 Quadrotti al Forno con Ricotta

Per 6 persone

170 gr di farina, 60 gr di mandorle tostate e tritate a farina, 4 tuorli, 100 gr di burro, 150 gr di zucchero a velo, 250 gr di ricotta romana, la buccia grattugiata di ½ limone non trattato, 60 gr di canditi a pezzettini (se non piacciono si possono eliminare), un pizzico di cannella in polvere, ½ bicchierino di Rum. Un uovo per spennellare.

Fare ammorbidire il burro a temperatura ambiente. In una terrina mettere 150 gr di farina e mischiarla bene con la polvere di mandorle disponendola a fontana. Unire nel centro il burro ammorbidito a dadini, il tuorlo d’uovo, 50 gr di zucchero e la buccia grattugiata del limone. Impastare rapidamente senza lavorare troppo e raccogliere la pasta a palla chiudendola in pellicola. Metterla in frigorifero per 1 ora. Nel mentre preparare la farcitura: mettere la ricotta in una terrina e lavorarla con un cucchiaio di legno con 80 gr di zucchero sino a renderla cremosa. Incorporarvi i tuorli, uno alla volta, la cannella e il Rum, amalgamare bene. Unire infine con delicatezza la frutta candita. Infarinare un piano di lavoro e stendere la pasta con il mattarello in una sfoglia dello spessore di 3 mm. Ritagliare dalla sfoglia dei quadrati di 10 cm di lato, mettere al centro di ognuno un poco di composto preparato e ripiegare le alette una sull’altra formando dei fagottini con i bordi ben aderenti. Appoggiare i fagottini su una placca del forno preventivamente foderata con carta da forno. Mettere la placca in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Sfornarli, appoggiarli su un piatto da portata e spolverarli con lo zucchero a velo residuo.


Seadas con formaggio di Capra

Per 6 persone

250 gr di farina di semola, 2 uova, 300 gr di formaggio di capra fresco, la buccia grattugiata di un limone non trattato, vino bianco, Marsala, liquore all’anice, 200 gr di miele, 1 albume, zucchero a velo, olio, sale.

Mettere la farina a fontana in una terrina. Mettere nel centro le uova, un pizzico di sale 30 gr di burro a dadini, la buccia del limone, un pizzico di sale e un cucchiaio di Marsala. Lavorare energicamente gli ingredienti aggiungendo vino bianco in quantità tale da poter ottenere un impasto omogeneo. Avvolgere l’impasto a palla in un foglio di alluminio e lasciarlo riposare per ½ ora. Su di un piano da lavoro infarinato stendere la pasta a 2 mm di altezza e ricavarne dei dischi di circa 8 cm di diametro. Spennellare la metà dei dischi con l’albume battuto. Mettere al centro un poco di formaggio tagliato a fettine sottili, qualche goccio di anice e una spolverata di zucchero. Appoggiarvi sopra un altro disco di pasta e premere bene lungo tutto il bordo per sigillare la seadas. Friggere le seadas in abbondante olio in ebollizione, facendole dorare dalle due parti. Prelevarle con un mestolo forato e appoggiarle su carta assorbente da cucina a perdere l’olio in eccesso. Sistemarle su un piatto da portata. In un padellino far riscaldare il miele con 1 cucchiaio d’acqua. Cospargere le seadas con dello zucchero a velo irrorandole col miele.

Per Tutti I Gusti!...


Linguine alla Carbonara Vegetariana

Per 4 persone

300 gr  di linguine, 2 carote, 2 zucchine, un porro, 1 cipolla rossa, qualche foglia di verza, 2 uova parmigiano grattugiato, noce moscata, olio, sale e pepe.

Lavate accuratamente tutte le verdure. Tagliate a nastri con l’aiuto di un pelapatate, le carote e le zucchine, a striscioline la parte bianca del porro e le foglie di verza, a fettine sottili la cipolla rossa. In un tegame con 3 cucchiai d’olio, fate rosolare le verdure per 2 minuti, salate, mettete il coperchio e cuocete a fuoco dolce per 15 minuti. Nel mentre, in una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, fate cuocere la pasta al dente. In un piatto sbattete le due uova con un pizzico di noce moscata, sale e pepe. Scolate la pasta e unitela nel tegame con le verdure, conditela con un po’ di olio, poi versate le uova, il parmigiano e mescolate velocemente. Fate insaporire per 1 minuto a fuoco basso e servite.


Linguine alla Carbonara con Carciofi

Per 4 persone

300 gr di linguine, 6 cuori di carciofo puliti, 80 gr di pancetta a cubetti, 1 spicchio d’aglio, 1 scalogno, 1 mazzetto di prezzemolo, 2 uova, 2 fette di pancarrè, 60 gr di pecorino grattugiato, olio, sale, pepe.

Spezzettare le fette di pane e sbriciolarle grossolanamente nel mixer. Tritare finemente uno spicchio d’aglio e il prezzemolo pulito a foglioline e mescolarli alla mollica con 20 gr di pecorino grattugiato, e un po’ di pepe. Lavare i cuori di carciofo, affettarli e farli rosolare in una padella con 1 cucchiaio d’olio e lo scalogno tritato, toglierli dal fuoco croccanti, salarli e mantenerli al caldo. Far rosolare in un tegamino con un filo d’olio il mix di mollica. Far cuocere al dente al pasta in abbondante acqua salata. Nel mentre in un tegame rosolare la pancetta con 2 cucchiai d’olio. Sbattere le 2 uova con il residuo pecorino, regolare di sale, aggiungere una grattugiata di pepe. Unire alla pancetta e far saltare in modo però che l’uovo scaldi, ma non rapprenda, togliere un attimo dal fuoco, scolare la pasta e unirla subito nel tegame, unire pure i carciofi e il pane rosolato, mescolare delicatamente il tutto con accuratezza e servire.


Linguine agli Scampi Speziati

Per 6 persone

1 kg di scampi, 2 spicchi d’aglio, 3 cm di zenzero fresco tagliato a fettine, 1 peperoncino rosso, la scorza di un limone grattugiata, un pizzico abbondante di zafferano, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, 500 gr di lavagnette, olio, sale.

Sgusciare e pulire del filo nero (sbudellino) gli scampi, lasciando loro le code. Metterli in una ciotola e condirli con l’aglio tritato, lo zenzero a fettine, il peperoncino privato dei semi e tritato, la scorza del limone. Spolverizzare con lo zafferano e condire con 4 cucchiai d’olio, mescolare bene e lasciare marinare in frigorifero per 2 ore. Dopo questo tempo, saltare gli scampi in un tegame con 2 cucchiai d’olio per 2 minuti. In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, fare cuocere al dente le lavagnette, scolarle e condire la pasta in una zuppiera ovale con il sugo di cottura degli scampi. Guarnire col prezzemolo tritato, posare in superficie gli scampi e servire subito.